Politica
Macron riesce a organizzare colloqui diretti Trump – Zelensky
Con l’occasione della riapertura di Notre Dame Macron iresce a organizzare un incontro diretto fra il presidente eletto USA e il presidente Ucraino. Si inizia a parlare di via d’uscita dal conflitto?
Il presidente francese Emmanuel Macron ha abilmente utilizzato la cerimonia di riapertura della Cattedrale di Notre-Dame come cornice diplomatica per un incontro cruciale tra due leader chiave: il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj e il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump.
L’appuntamento, programmato per sabato 7 dicembre 2024, si presenta come un momento strategico di confronto sulla guerra in Ucraina, mascherato dall’evento culturale della ricostruzione di uno dei monumenti più simbolici di Parigi.
Secondo le fonti dell’Eliseo, sono previsti colloqui bilaterali: alle 16 con Trump e alle 17 con Zelenskyj. Non è ancora chiaro se ci sarà un incontro trilaterale, ma l’opportunità di confronto tra i due leader appare cruciale, soprattutto dopo la recente elezione di Trump.
Il contesto è particolarmente delicato. Zelenskyj sta cercando sostegno internazionale mentre il suo paese subisce continui attacchi russi – solo il giorno precedente 10 persone sono state uccise e 24 ferite in un bombardamento a Zaporizhzhia. Trump, che ha promesso di risolvere il conflitto in 24 ore, ha nel frattempo annunciato durante la campagna elettorale un’importante riduzione del sostegno militare a Kiev.
Nel frattempo sappiamo che l’amministrazione Zelensky ha contattato già l’inviato di Trump per l’Ucraina,l’ex generale Keith Kellogg, per studiare una exit strategy dal conflitto. Se queste trattaive si avverassero avremmo la certezza che tutto il conflitto ucraino non sarebb stato altro che un lungo conflitto per procura combattutto dai Dem contro Putin, una guerra costata centinaia di migliaia di morti, per cosa?
L’incontro, quindi, si prospetta come un momento diplomatico estremamente riservato e strategico, abilmente orchestrato da Macron sotto l’apparente cornice innocua della riapertura di Notre-Dame, alla quale sono attesi anche altri leader internazionali come il presidente tedesco Steinmeier e il principe William.
Ovviamente non sappiamo, né sapremo, quali siano le parole scambiate fra le varie parti, ma sicuramente la risoluzione del conflitto sarà stata alla base dei colloqui. Ormai manaca poco più di un mese all’entrata in carica di Trump.
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