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Macron pensa di aver vinto, ma ha solo posto il seme per la caduta

Il futuro governo francese ignorerà quello che il corpo elettorale vuole, e questo pone le basi per la futura crisi

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Macron ha fatto si che LFI vincesse le elezioni, all’interno della coalizione del Nuovo Fronte Popolare, e ora i vincitori, giustamente, passano all’incasso.

Questa mattina due esponenti di LFI hanno iniziato a reclamare, sui media, il ruolo di primo ministro per il loro leader. Manuel Bompard  e Mathilde Panot sui media hanno reclamato il posto di primo ministro al leader del partito che, in teoria , ha vinto le elezioni e che ora detiene il maggior numero di seggi in parlamento, cioè Jean-Luc Melenchon.

Macron per  ora ha confermato il proprio pupillo Attal come primo ministro, ma la sua vita sarà breve. La cosa divertente è che tutti giudicano  Macron un Genio, per aver rubato, letteralmente , i voti del RN, che ha ricevuto oltre 10 milioni di voti, per fare eleggere  al secondo turno i propri deputati e quelli del NFP. Peccato che, in realtà, si è tagliato le gambe da solo.

Dopo questo simpatico giochetto politico difficilmente potrà contare su un appoggio a destra,, quindi per lui restano solo partiti di sinistra, dai più moderati socialisti, a quelle componenti, come i verdi. del NFP.

 

Macron ha bisogno, se vuole formare un governo da lui controllato, almeno di 120 voti. Una coalizione solo centrista non può esistere, perché i moderati di centrodestra sono solo 66 e a sinistra quelli fuori dal NFP sono solo 12. Non sufficienti per formare un governo.

A questo punto o lascia la palla a Melenchon, di cui comunque dovrà richiedere l’appoggio, oppure dovrà cercare di spezzare l’opposizione di sinistra. Comunque entrambe le politiche porteranno a delle conseguenze politiche profonde:

  • più ecologismo estremista , anche a scapito dell’agricoltura, come sul tema dei bacini di raccolta idrica, oppure con norme urbane ancora più estremiste delle attuali;
  • la cancellazione dell’unica riforma con effetto finanziario fatta da Macron, quella delle Pensioni, il che porterà a tensione sui conti pubblici;
  • il governo continuerà a sottovalutare il problema dell’insicurezza e delle banlieu sempre più fuori controllo.

Questi sono fattori che hanno portato alla crescita del RN. Ora il futuro governo applicherà politiche che ancor di più verranno a irritare la maggioranza del corpo elettorale, il tutto perché si è voluto umiliare il voto di 10 milioni di francesi. Un bel risultato per Macron, a presto la politica verrà a presentargli il conto.

 


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