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Macron: l’uomo che vive su un altro pianeta e che se ne frega dei 100 problemi dei francesi

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Non sappiamo nel prossimo weekend si ripeteranno le manifestazione dei Gilet Gialli, ma una cosa è sicura: Macron vive su un suo pianeta che nulla a che fare con la Francia e con la Terra in generale. Le sue decisioni sono senza prospettiva, senza realtà, come prese per un’altra nazione. Vediamo alcuni aspetti della sua follia politica.

Ha deciso di aumentare il prezzo del diesel, proprio mentre la Francia rischia di rimanere a secco. A causa di uno sciopero (che strano, Macron non ha portato nessuna pace sociale) la raffineria Total di Gonfreville in Normandia, la più grande della Francia, rischia di chiudere. Questo viene a cadere proprio nel momento in cui anche la raffineria Shell in Olanda ha dei problemi ad operare per l basso livello del Reno, per cui è in corso un picco del prezzo del diesel il cui spread dal petrolio sta crescendo:

Quindi …. la cosa migliore è proporre una tassa sul diesel , che dite ?

Macron e l’energia magica, peccato che costi sempre di più. Macron guarda lontano, sempre più lontano. Ha deciso, prendendosi una responsabilità enorme: ha deciso di chiudere 14 dei 19 impianti francesi nucleari entro il 2035 sostituendoli con energie rinnovabili. Peccato che questi diano circa i 3/4 di tutta l’energia francese. Macron fa queste affermazioni così, sull’onda di una visione, ma senza considerare gli investimenti necessari e neppure se le tecnologie sono sufficienti o meno. Tra l’altro il nucleare, per quanto pericoloso, non produce effetto serra, quindi si rischia di andare in senso opposto rispetto a quanto detto da Macron sinora. Nel frattempo, per una errata applicazione delle norme che avrebbero dovuto aiutare la concorrenza il prezzo dell’energia , già ora, rischia di aumentare di oltre il 2%. La Francia è in difficoltà, e nel frattempo.

Macron vuole calmare le proteste con un COMITATO… L’idea di Macron per riuscire a placere i Gilet Gialli è quella di crear un comitato consultivo per tre mesi che segua l’implementazione degli aumenti, comunque già deciso e confermato. Praticamente una presa in giro per manifestanti, che non torneranno indietro dopo essersi autoconvocati e che guadagnano supporto giorno dopo giorno sia da parte di personalità politiche sia, generalmente, conosciute, ultima fra le quali Brigitte Bardot.

Macron ed il 25%. Macron pensa di riuscire a raggiungere il 25% dei voti alle europee, ma nel suo partito iniziano ad esservi dei grossi dubbi, con alcuni personaggi che iniziano a pensare che certe politiche, come il taglio delle imposte sui ricchi, non sia stato una buona idea.

Macron persegue politiche visionarie, magari con visioni positive, ma sempre allucinate e fuori dalla realtà. Per il francese che vive con 950 euro al mese i 6 centesimi in più per il gasolio o il 2% in più per l’energia sono un dramma, una rinuncia, ma questo sfugge a chi vive nel centro di Parigi. Come Luigi XVI a Versailles non si rende conto dei drammi dei francesi, lo stesso capita a Macron ed al suo entourage. Una politica che vive su un altro pianeta non può che finire male.

 

 

 


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