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MACRON E LA GERMANIA SPACCANO LA NATO. L’ITALIA DEVE DECIDERE… e Putin mangia i popcorn

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Ad oltre 60 anni dalla sua fondazione e 30 anni dopo la caduta del Muro di Berlino, la Nato sta esplodendo. Macron, il presidente francese, ha affermato la scorsa settimana che l’Alleanza è “Brain Dead”, in morte celebrale, sia per la mancanza di omogeneità e coordinamento fra gli alleati sia perchè il secondo membro per potenza militare dell’alleanza, la Turchia, è ormai in paese isolato nell’alleanza stessa. Perfino la clausola 5 del trattato, quella fondante che prevede la reciproca mutua difesa, viene messa in dubbio, con una frase  “but what will Article Five mean tomorrow?” “Cosa vorrà dire domani l’articolo cinque?”.

Siamo alla chiara e netta dismissione della Nato da parte francese. Del resto i cugini d’oltralpe sono rientrati tardivamente nella NATO. Ora però anche un altro socio fondatore sembra volersene smarcare per raggiungere obiettivi nazionali. In un discorso davanti ai militari Kramp-Karrenbauer ha affermato che la Germania deve approfondire il proprio impegno militare, per ora al fianco della NATO, e che la sua funzione non deve essere più solo logistica o di supporto finanziario, ma di intervento militare a tutto tondo in ogni teatro in cui gli interessi tedeschi vengano messi in dubbio. SI tratta di un obiettivo incredibilmente ambizioso, soprattutto viste le condizioni attuali delle forze armate tedesche che la AKK vuole perseguire con una collaborazione stretta con Francia e Regno Unito, dando per scontato che la Brexit non cambierà nulla strategicamente,  ma non si parla nell’articolo degli USA e della loro eventuale ruolo mondiale.

Di fronte a questa dismissione della NATO; diretta o indiretta, la controparte russa non poteva rimanere distante e fredda. La portavoce del ministro degli esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato. “Morte celebrale, l’esatta definizione dello stato attuale della NATO“. Il portavoce di Putin  ha invece affermato che non  sta a loro definire se la NATO sia in coma, morta celebralmente o viva perchè non sono dei patologi.

Invece la questione diventa molto più essenziale per noi. Con la Germania al limite di una crisi di nervi interna, per i problemi politici ed economici, il potere militare e politico nella vecchia Europa sembra un frutto maturo che Macron pensa di poter cogliere senza grossi problemi. Quelli che invece devono decidere siamo noi. Conte ha deciso per una maggiore integrazione dell’esercito italiano con quello francese e tedesco, ma è questa la strada giusta? Vogliamo creare un blocco europeo che comunque avrebbe capacità militari molto limitate o rimanere sotto il cappello USA; anche se come soci di minoranza.

Questa è una scelta veramente importante che, invece, non viene trattata dai media. Purtroppo,come abbiamo spesso detto, le nostre scelte di politica estera  sono fatte dietro le quinte e spesso sotto forti influenze esterne. Sarebbe un problema che dovrebbe essere discusso nei talk show, ma la Tina Cipollari è molto più importante…

 

 


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