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L’uomo più ricco del mondo investe nel gas messicano

Carlos Slim, milirardario legato alle telecomunicazioni, investe 1,2 miliardi nello sfruttamento di un giacimento di gas naturale

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Una società controllata dall’uomo più ricco del Messico, Carlos Slim, investirà 1,2 miliardi di dollari nello sviluppo di un giacimento di gas naturale nel Golfo del Messico.

Il giacimento dovrebbe iniziare a produrre nel 2026, come riporta Bloomberg.

Il Grupo Carso, l’azienda controllata da Slim, collaborerà con la major petrolifera statale Pemex al progetto del gas di Lakach; Pemex manterrà la proprietà del giacimento e delle sue riserve, mentre il Grupo Carso costruirà l’infrastruttura necessaria per trattare il gas estratto dal giacimento.

Campo di gas naturale di Lakash

La partnership riflette l’ambizione dell’attuale Governo di restituire allo Stato il controllo sulle risorse naturali del Paese. La Presidente eletta Claudia Sheinbaum ha segnalato che sarebbe aperta a più partnership pubblico-private nel settore del petrolio e del gas, pur sottolineando che le risorse appartengono al popolo messicano.

Il proprietario del Grup Carso, Carlos Slim, ha ampliato la sua presenza nel settore petrolifero e del gas ultimamente e ha affermato che questo è un buon momento per il Messico per incrementare l’attività in questo settore, per approfittare delle crescenti tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina e per attirare più investimenti verso di sé.

Il mese scorso, la Commissione nazionale messicana per gli idrocarburi ha riferito che le riserve totali accertate di idrocarburi della nazione, che comprendono sia il petrolio greggio che il gas naturale, sono aumentate a 8,383 miliardi di barili di petrolio greggio equivalente. Questo segna uno sviluppo significativo nei dati annuali sulle riserve.

Questo totale aggrega le riserve detenute dal gigante statale dell’energia Pemex e da altre entità che sono entrate nel mercato in seguito alle riforme energetiche storiche del Messico sotto il precedente governo guidato da Enrique Pena Nieto.

Queste riforme miravano ad attrarre nuove tecnologie, competenze e investimenti per rivitalizzare il settore. Pemex, tradizionalmente dominante nel panorama energetico messicano, ha riconquistato questo dominio sotto Lopez Obrador e ora opera a fianco di operatori internazionali che hanno apportato capitali freschi e metodi di estrazione avanzati. Sotto Lopez Obrador, tuttavia, la partecipazione degli operatori internazionali è stata notevolmente limitata, in quanto il governo mirava a sostenere il più possibile Pemex.

 


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