Energia
L’uomo più ricco d’Africa vuole fondare una grande società commerciale per la sua mega-raffineria in Nigeria
Aliko Dangote, l’uomo più ricco d’Africa e proprietario di una grande raffineria in grado di lavorare 650 mila barili di petrolio al giorno, fonderà una società di trading con la finalità di procacciarsi il petrolio sul mercato al prezzo più conveniente e commercializzare il prodotto finito. Sarà una lotta fra giganti
Aliko Dangote, il proprietario della più grande raffineria africana e la persona più ricca dell’Africa, sta cercando di creare una società commerciale che si occupi dell’approvvigionamento di greggio per la nuova mega-raffineria in Nigeria, ha riferito Reuters, citando diverse fonti a conoscenza dei piani.
La raffineria Dangote in Nigeria, la più grande dell’Africa, ha iniziato la produzione di carburanti nel gennaio 2024, segnando l’avvio della raffineria che ha visto anni di ritardi. Si è trattato di un investimento per 20 miliardi di dollari che diventerà completamente
La raffineria Dangote, che ha una capacità di lavorazione di 650.000 barili al giorno (bpd), soddisferà il 100% della domanda nigeriana di tutti i prodotti petroliferi raffinati e avrà anche un’eccedenza di ciascuno dei prodotti per l’esportazione.
Il progetto della raffineria, che è costato circa 20 miliardi di dollari, rispetto alle stime iniziali di 12-14 miliardi di dollari, ha subito anni di ritardi.
La Nigeria spera che la nuova raffineria possa alleviare la sua cronica carenza di carburante che ha trasformato il più grande produttore di petrolio dell’Africa in un importatore di carburante. La Nigeria, primo produttore di greggio dell’OPEC in Africa, ha dovuto fare affidamento sulle importazioni di carburante a causa della mancanza di capacità sufficiente nelle sue raffinerie, che negli ultimi anni sono state sottoposte a lavori di ristrutturazione.
Ora Aliko Dangote vuole provare a creare un braccio commerciale per gestire gli scambi per l’enorme raffineria, dopo che le principali società di trading petrolifero e le supermajor non hanno firmato alcun accordo con la persona più ricca dell’Africa riguardo a possibili prestiti alla raffineria per il greggio che dovrebbe acquistare, secondo le fonti di Reuters.
“Cercherà di farlo da solo”, ha detto a Reuters una fonte del settore.
La società di trading di Dangote avrà probabilmente sede a Londra e dovrebbe essere guidata da Radha Mohan, un ex trader di Essar. Mohan è attualmente il direttore dell’International Supply and Trading di Dangote Group, dopo essere entrato a far parte dell’azienda nel 2021.
Questa nuova società non avrà subito vita facile, perché si troverà a competere con colossi della dimensione di Vitol, Trafigura, Glencore e Cargill, che sono già da tempo sul mercato e che hanno ottimi contatti sia di fornitura, di acquisto e di lavorazione. Nello stesso tempo Dangote può contare sulle abbondanti riserve della Nifgeria e su una raffineria nuova nuova.
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