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L’Ucraina: o la NATO o le armi nucleari

O la NATO o le armi nucleari. Ecco cosa chiede Kiev

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L’ambasciatore dell’Ucraina in Germania, Andriy Melnyk, ha appoggiato la richiesta di Zelensky affinché la NATO ammetta l’Ucraina come membro a pieno titolo, affermando che solo quella mossa impedirebbe un’invasione russa e chiuderebbe in modo definitivo, quindi, la crisi del Donbass: “L’unica possibilità per questo [per prevenire presunti piani di invasione ndt] è che l’Ucraina diventi finalmente un membro della NATO “.

 

Ha anche affermato che se il suo paese fosse stato nella NATO nel 2014, la secessione di Donetsk, Lugansk e Crimea non si sarebbe verificata. Ha trascurato di affermare se si sarebbero verificati anche la rivolta progettata dagli Stati Uniti e il rovesciamento di un governo riconosciuto a livello internazionale. Molto probabilmente no, poiché le popolazioni delle nazioni della NATO non sono autorizzate a eleggere, o, se elette, a mantenere la vista di Washington e Bruxelles con disapprovazione.

L’inviato ha quindi rilasciato questa dichiarazione provocatoria:

L’Ucraina non ha altra scelta: o facciamo parte di un’alleanza come la NATO e stiamo facendo la nostra parte per rendere questa Europa più forte, oppure abbiamo l’unica opzione: armarci da soli, e magari pensare di nuovo alle armi  nucleari. In quale altro modo possiamo garantire la nostra difesa? ”

Ha anche affermato che c’erano 90.000 militari russi schierati al confine con il Donbass e in Crimea; nelle sue parole, “Abbiamo a che fare con il più grande movimento di truppe in Russia dalla seconda guerra mondiale“. Il che non corrisponde con i dati degli osservatori internazionali, che parlano di un numero molto inferiore.

Quando l’Unione Sovietica fu sciolta nel 1991, un terzo del totale delle armi nucleari sovietiche era in Ucraina; con 1.700 testate nel paese aveva il terzo più grande arsenale nucleare del mondo dopo gli Stati Uniti e la Russia.

Nel 1994 l’Ucraina ha aderito al Trattato di non proliferazione delle armi nucleari come nazione non dotata di armi nucleari. In teoria l’Ucraina ha la capacità di produzione di armi nucleari notevole, anche perchè ha sia laa tecnologia, sia il materiale fissile, dato che possiede 15 rettori e produce già il 50% della propria energia da fonti nucleari.

Il tema è stato affrontato più volte negli ulti 15 anni, ma mai i leader ucraini lo avevano posto alla NATO in termini così secchi e perentori. L’entrata di Kien nel Patto Atlantico sarebbe una dura provocazione verso Mosca alla quale questa ha già affermato che risponderebbe con durezza. Nello stesso tempo la proliferazione nucleare in Europa non è un elemento positivo, anche perchè, paradossalmente, minore  il numero di testate disponibili , maggiore è la possibilità di utilizzare veramente.

Giovedì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostenuto una dichiarazione del presidente georgiano Salome Zourabichvili che “è tempo di proposte concrete per l’Ucraina e la Georgia per ottenere un MAP della NATO e un piano per aderire all’UE”. I due paesi sono legati dall’uguale posizione di stati che vorrebbero accedere alla NATO, ma non ne sono stati accettati.

 


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