Attualità
L’ucraina Naftogaz verso il default: la guerra chiede il suo prezzo
La società energetica ucraina Naftogas deve fare default sui titoli in Euro, e questo perché glielo chiede lo stato ucraino stesso. Lo preannuncia un una comunicazione la società stessa:
La Risoluzione della CMU n. 625-p del 21 luglio 2022 stabilisce che Naftogaz, in particolare i suoi funzionari e altri rappresentanti autorizzati, devono intraprendere qualsiasi azione relativa all’esecuzione dell’accordo sulla transazione degli Eurobond della Società solo dopo un’approvazione separata di tali azioni da parte del Consiglio dei Ministri dell’Ucraina.
Poiché la proposta di rinviare i pagamenti degli Eurobond, motivata dalla posizione del governo di utilizzare questi fondi per l’importazione di gas naturale, non è stata sostenuta dagli obbligazionisti, i termini originali delle obbligazioni continuano ad essere applicati. Naftogaz è quindi tenuta a effettuare i relativi pagamenti di capitale e interessi il 26 luglio 2022 (entro il periodo di grazia specificato).
Il 22 luglio 2022 il direttore finanziario di Naftogaz e il 23 luglio 2022 l’amministratore delegato di Naftogaz, in linea con la relativa decisione del consiglio di amministrazione, hanno richiesto alla CMU l’approvazione di tali pagamenti al fine di conformarsi alla suddetta decisione del governo e anche al fine di adempiere agli obblighi della Società nazionale in relazione ai pagamenti degli Eurobond.
Nella richiesta al governo, la Compagnia nazionale ha informato che la Compagnia disponeva di fondi per effettuare i pagamenti e ha informato sui potenziali rischi per la Compagnia e per lo Stato in generale in caso di “hard default” (violazione degli obblighi di pagamento), che si verificherebbe se lo Stato non approvasse i pagamenti di Naftogaz agli obbligazionisti.
Al momento della pubblicazione del presente comunicato stampa, Naftogaz non ha ricevuto l’approvazione del governo e di conseguenza non può trasferire fondi per i pagamenti agli obbligazionisti.”
Al fine di ottemperare alla suddetta decisione del governo, Naftogaz sta preparando una nuova operazione di sollecitazione del consenso per gli Eurobond, che soddisfa pienamente i requisiti del governo.
La situazione in un certo senso ripercorre quella della Russia, che va in default non perché non possa monetariamente pagare gli interessi sui bond, ma perché le sanzioni impediscono il pagamento. In questo caso Naftogas avrebbe i fondi in valuta, tanto che afferma di essere tornata in utile, ma questi soldi non possono essere utilizzati per il pagamento degli interessi per il blocco, almeno sinora, del governo. Naftogaz del resto guadagna dal transito del gas russo , oltre che dalla vendita delle non secondarie produzioni nazionali, e con i prezzi attuali i flussi in valuta forte sono assicurati. Peccato che il governo li voglia utilizzare diversamente, magari per forniture belliche.
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