Attualità
LUCIANA LAMORGESE: IL PREFETTO CHE VOLEVA OBBLIGARE I COMUNI AD ACCETTARE I MIGRANTI
Il Neoministro degli interni, Luciana Lamorgese, ex prefetto, è stato da tutti presentato come un tecnico. Questo per molti una sorpresa, anche perchè il ministro degli interni è da sempre un ruolo politico, non tecnico, in quanto legato alla gestione dell’ordine pubblico, quindi anche alla limitazione della libertà dei cittadini, oltre che, negli ultimi anni, anche alla gestione di fatti sensibili come l’immigrazione. Quindi la scelta di un “Tecnico” è per lo meno particolare, ma che tipo di tecnico è Luciana Lamorgese?
Prima della giunta gialloverde, all’epoca degli sbarchi senza limiti o confini, il prefetto di Milano Lamorgese si trova a gestire i flussi di migranti nel milanese, ma alcuni comuni del sud-est della provincia sono piuttosto riottosi. Nonostante l’invito delle autorità il sistema SPRAR per la gestione diffusa dei migranti sul territorio non riesce ad attrarre il favore di tutti . Il 7 marzo quindi il prefetto decide di convocare una riunione dei sindaci dell’area per superare le loro resistenze.
Prendiamo un brano da 7 Giorni info:
Martedì 7 marzo, in Prefettura si è svolto un incontro fra i Sindaci dell’area omogenea del Sud Est Milano e il Prefetto di Milano Luciana Lamorgese. L’Ufficiale di Governo ha esposto i vantaggi di aderire al Bando Sprar (Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati) per l’ospitalità dei migranti. Primo fra tutti l’adozione della clausola di salvaguardia concordata con l’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) di 2,5 migranti ogni 1.000 abitanti. A chi non aderisce, il Prefetto ha paventato la possibilità dell’invio massivo di migranti sul suo territorio.
Con grande senso democratico l’allora prefetto utilizzava un sistema stile Prefetto Mori e minacciava di invadere di migranti quei comuni che avessero fatto opposizione all’entrata nel sistema SPRAR. Naturalmente questa scelta ha suscitato forti proteste da parte dei politici locali, oltre che del centrodestra, e le conseguenze si sono viste alle successive elezioni, con la Lega che ha preso due voti su cinque a San Giuliano Milanese, ed il CSX ha preso una sonora bastonata.
Con questa presentazione cosa potrebbe andare storto?
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