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Analisi e studi

L’oppiaceo che causa l’81% delle overdose negli USA

Il fentanyl, l’oppioide sintetitco molto diffuso fra i tossicodipendenti, ha il dubbio onore di essere anche la sostanza che provo0ca l’81% delle morti per overdose negli USA; con oltre 100 mila.

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Secondo l’ultimo World Drug Report delle Nazioni Unite, nel 2022 circa 292 milioni di persone nel mondo facevano uso di droghe illegali, di cui 60 milioni consumavano oppioidi come morfina, codeina o eroina. Questo dato fa degli oppioidi la seconda classe di droghe illecite più utilizzata, dopo la cannabis, che conta circa 228 milioni di consumatori.

Sebbene il consumo di cannabis sia più diffuso e comporti un rischio relativamente basso di dipendenza, non provoca decessi per overdose. Lo stesso non si può dire per la classe degli oppioidi, molto più potente e pericolosa. Come evidenziato dagli ultimi dati dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), gli oppioidi sintetici come il fentanil sono diventati la causa principale del crescente numero di decessi per overdose.

Dei quasi 108.000 decessi per overdose registrati nel 2022, quasi 74.000 erano direttamente collegati agli oppioidi sintetici, con il fentanil come causa principale. Si dice che il fentanil sia 50 volte più potente dell’eroina e che sia diventato la scelta preferita dei produttori illegali di droga per la sua facilità di produzione e il basso costo, a differenza degli oppioidi tradizionali che si basano sulla coltivazione. L’impatto è ancora più grave tra le popolazioni più giovani. Nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 24 anni, l’81% dei 6.696 decessi per overdose nel 2022 sarà attribuito agli oppioidi sintetici, con un aumento del numero di decessi dal 2015 al 2022 di cinque volte.

Su scala globale, il consumo di oppioidi è rimasto relativamente stabile dal 2019, con i consumatori segnalati che sono addirittura leggermente diminuiti rispetto ai 62 milioni dell’anno precedente alla pandemia di coronavirus. Secondo i dati dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), il tasso di prevalenza globale dell’uso di oppioidi era dell’1,2% nel 2022. Tuttavia, alcune regioni hanno registrato tassi significativamente più alti: 3,2% nel Vicino e Medio Oriente/Asia sud-occidentale, 2,7% in Nord America e 2,0% in Australia e Nuova Zelanda.

Mentre il consumo di cannabis continua a dominare in termini di numeri, la netta differenza nei rischi di overdose evidenzia l’urgenza di affrontare la crisi degli oppioidi in corso, in particolare la minaccia letale rappresentata dalle varianti sintetiche come il fentanil.

Ecco l’infografica presentata da Statista

 


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