Lo Sri Lanka paga il petrolio iraniano in tè

Lo Sri Lanka ha rimborsato 20 milioni di dollari di debito petrolifero con l’Iran in un metodo di pagamento che, secondo i funzionari dello Sri Lanka, non viola le sanzioni statunitensi contro l’Iran, come riporta l’Agence France Presse, e che pone anche un nuovo livello alla finanza internazionale. 

Nell’aprile del 2022, lo Sri Lanka ha fatto default su un debito estero di 46 miliardi di dollari, ottenendo un salvataggio di 2,9 miliardi di dollari da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e lasciandolo senza liquidità per pagare il debito petrolifero con l’Iran.
Lo Sri Lanka ha un debito petrolifero con l’Iran di 251 milioni di dollari, di cui 20 milioni sono stati pagati sotto forma di tè.

“Finora sono stati esportati in Iran tè per un valore di 20 milioni di dollari nell’ambito dell’accordo di baratto”, ha dichiarato l’AFP citando l’ufficio del Primo Ministro dello Sri Lanka Dinesh Gunawardena in una dichiarazione rilasciata dopo i colloqui.

L’accordo di scambio di petrolio e tè tra Sri Lanka e Iran è stato firmato alla fine del 2021, ma gli scambi sono stati rinviati a causa della continua crisi economica dello Sri Lanka e delle dimissioni del suo presidente nel luglio dell’anno successivo. L’anno scorso, Reuters ha citato il presidente del Consiglio per il tè dello Sri Lanka, Niraj de Mel, affermando che l’accordo prevedeva inizialmente che lo Sri Lanka inviasse all’Iran 5 milioni di dollari in tè ogni mese per 48 mesi.

Il tè di Ceylon è la coltura più redditizia dello Sri Lanka in termini di transazioni in valuta estera. Secondo la Reuters, che ha citato dati governativi, nel 2022 lo Sri Lanka ha incassato 1,25 miliardi di dollari in valuta estera. Il tè viene solitamente spedito in Iran attraverso gli Emirati Arabi. Il tè è quello che è il petrlio per l’Iran

Secondo Reuters, l’accordo di scambio tè-petrolio è organizzato in modo tale che la Ceylon Petroleum Corp, di proprietà statale, che ha acquistato il petrolio iraniano, dia rupie indiane al Tea Board per spedire il tè, mentre gli importatori di tè iraniani pagano riyal alla National Iranian Oil Company.