Attualità
L’ITALIA DI RENZI CONTA POCO ORA E CONTERA’ MENO IN FUTURO
Talvolta, sempre più raramente, si può assistere a qualche buon programma televisivo di informazione in cui non si sentono le solite quattro irreali stupidaggini governative.
Un caso è stato Omnibus la 7 di oggi, che, dopo una serie di “Esperti” filogovernativi, gente di solito dal forte accento toscano e dalla scarsa conoscenza della realtà del paese, si sono finalmente sentite alcune persone preparate che rivelavano alcune verità sulla situazione della politica estera italiana. Il più interessante è stato Gianandrea Gaiani, responsabile del sito analisidifesa.it, il quale ha detto, testualmente, parlando della Libia :
“Francia e Gran Bretagna stanno lavorando con il loro servizi segreti, lo MI6 ed il DGSE, per eliminare completamente l’influenza italiana sul territorio. Non abbiamo affatto i vantaggi di una federazione di stati perchè i nostri vicini sono i nostri primi competitori.”
In questo modo sono state rivelate due grandi verità una riguardante la politica estera italiana e la seconda riguardante l’Europa.
Sul primo punto è chiaro anche ai più sprovveduti che la politica estera messa in atto dal trio Renzi – Gentiloni- Pinotti si stia rivelando perdente in ogni ambito. Infatti:
- in Europa contiamo sempre meno, ed a riprova di ciò basta ricordare come non siamo stati fatti partecipi delle trattative con la Turchia che hanno portato al pagamento del “Tributo” di tre miliardi di euro al “Diwan del Sultano” Erdogan, tanto per utilizzare i termini più storicamente corretti. Come fino all’ottocento diversi paesi europei pagavano tributi per non essere disturbati dai vari signorotti orientali, oggi l’Unione Europea paga un tributo, non possiamo realisticamente definirlo diversamente, affinchè la Turchia smetta di permettere il transito incontrollato dei profughi sul suo territorio. Non un segno di forza, ma di debolezza, soprattutto nel momento in cui il paese fra Asia ed Europa si trova messo alle strette dalla Russia. L’Europa sceglie la via del vigliacco ed invece di risolvere il motivo per cui i profughi partono, paga perchè rimangano a marcire in Turchia. un po’ come fece un famigerato re anglosassone , “Ethelread the Unready”, “Etelredo lo sconsigliato”, che prima pagò costosi tributi agli invasori vichinghi, quindi li fece massacrare a sorpresa salvo poi essere sconfitto e doversi sottomettere. In questo contesto l’italietta renziana appare come la retroguardia della retroguardia, con aspetto comici, come la “Guerra della cultura”, un mezzuccio per non dare aiuti concreti a quelli che dovrebbero essere i propri alleati. In questa vicenda il governo è riuscito a dimostrare del proprio peggio, ed il risultato è una progressiva perdita di peso politico e di credibilità. Del resto che fiducia si può avere in un politico che a parole appoggia e nei fatti non fa nulla ?
- Nell’ambito della sicurezza nazionale e delle nostre tradizionali aree di interesse e di influenza il nostro governo si è dimostrato privo di iniziativa e di capacità. La volontà enunciata di muoversi solo con un consenso unanime si trasforma nell’immobilismo più totale anche in quei contesti che sono più importanti per la nostra sicurezza, come la Libia. I nostri partner europei non sono partner, sono nostri concorrenti e non si fanno nessun problema di prenderci a calci nel sedere per assicurare i propri interessi economici. L’impotenza del nostro governo sta preparando una bomba estremistica in Libia, dove a Sirte vi sono già 5000 estremisti islamici, e darà un duro colpo ai nostri interessi economici. Purtroppo da un governo senza spina e senza idee non c’è da attendersi molto di più.
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