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L’Iran cattura una petroliera che precedentemente era stata messa sotto sequestro dagli USA

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Giovedì l’Iran ha catturato una petroliera che precedentemente era rimasta coinvolta in una disputa tra Washington e Teheran per il trasporto di greggio sottoposto a sanzioni statunitensi, hanno dichiarato i media statali iraniani.

La marina iraniana ha sequestrato la nave St. Nikolas nel Golfo di Oman, ha dichiarato l’agenzia di stampa statale della Repubblica Islamica, dopo aver consegnato il greggio iraniano alle autorità statunitensi in seguito alle accuse di violazione delle sanzioni. L’Iran sostiene che questa confisca sia in realtà un furto.

La notizia è stata confermata dall’U.K. Marine Trade Operations che però non aveva rilasciato il nome della nave, pur confeermando che era stata deviata verso le coste iraniane.

L’UKMTO ha riportato sui social media che una nave senza nome è stata abbordata da quattro o cinque persone non autorizzate all’inizio di giovedì a 50 miglia nautiche a est di Sohar, in Oman.  TankerTrackers.com ha identificato la nave come la St. Nikolas, precedentemente nota come Rajan.

Un portavoce della Empire Navigation, che gestisce la St. Nikolas, ha dichiarato alla CNBC che la nave era in viaggio verso il porto turco di Aliaga dopo aver caricato greggio dal terminal petrolifero iracheno di Basrah ed era composta da 18 membri dell’equipaggio filippini e uno greco.


La St. Nikolas è stata precedentemente coinvolta in una disputa tra l’Iran e gli Stati Uniti.

A ottobre, la Empire Navigation ha dichiarato di aver risolto una violazione delle sanzioni statunitensi con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che ha stabilito che la nave, allora nota come Rajan, aveva caricato petrolio iraniano soggetto a sanzioni tra gennaio e febbraio 2022 attraverso un trasferimento da nave a nave vicino a Singapore. Come parte delle conseguenze, la Empire Navigation ha trasportato il carico sanzionato a Houston, dove potrebbe essere confiscato al Dipartimento di Giustizia.

L’incidente di giovedì è l’ultimo di una serie di attacchi nel Mar Rosso, con il movimento Houthi dello Yemen, sostenuto dall’Iran, che prende di mira le navi commerciali e aggrava il rischio marittimo di una rotta commerciale ad alto traffico. Gli Houthi affermano di svolgere le loro attività come rappresaglia per la guerra di Israele nella Striscia di Gaza.

Le tensioni tra Washington e Teheran si sono intensificate sulla scia del conflitto tra Israele e Hamas, con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden che ha avvertito l’Iran di “fare attenzione” a qualsiasi potenziale interferenza. Teheran ha celebrato l’attacco terroristico di Hamas contro il rivale di sempre Israele, ma ha negato il coinvolgimento negli eventi del 7 ottobre.

Gli USA ora hanno una notevole concentrazione navale nell’area, ufficialmente come parte della missione Prosperity Guardian, nata per limitare gli attacchi degli Houthi dallo Yemen, popolazione appoggiata apposta dall’Iran.


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