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L’India ha incrementato l’importazione di petrolio russo di 50 volte

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L’importazione  di greggio russo da parte dell’India è aumentata di 50 volte da aprile e, ad oggi, rappresenta un decimo del petrolio importato dal subcontinente, ha riferito oggi l’Economic Times, citando un alto funzionario del governo.

Circa il 40% del totale delle importazioni di petrolio russo è destinato alle raffinerie private, si legge nel rapporto.

All’inizio di questo mese, i dati hanno mostrato che le importazioni indiane di greggio russo nel solo primo trimestre di quest’anno sono state cinque volte superiori a tutto il greggio russo importato dall’India nel 2021.

Sempre questo mese, Bloomberg ha riportato che alcuni dei maggiori raffinatori indiani stavano cercando di negoziare accordi di fornitura semestrali con il gigante petrolifero russo Rosneft, rendendo così stabili le forniture di petrolio attualmente ancora spot. In questo modo la società russa viene a sostituire in modo stabile le mancate vendite in occidente.

In realtà, al momento attuale, sembra tuttavia che la riduzione delle vendite all’Europa sia più percepita che reale, almeno per quanto riguarda i prodotti raffinati. Energy Intelligence ha riferito questa settimana che gli acquirenti europei stanno importando ancora più prodotti petroliferi russi rispetto all’anno scorso.

I flussi di greggio dalla Russia all’Europa sono infatti inferiori a quelli dell’anno scorso.

L’India e la Cina, nel frattempo, sono emerse come le maggiori rotte alternative per il greggio russo. A maggio, la Russia è diventata il secondo fornitore di petrolio dell’India, superando l’Arabia Saudita. Il mese scorso ha superato anche i sauditi diventando il principale fornitore di petrolio della Cina.

Attualmente, circa il 50% delle esportazioni di greggio della Russia si muove in direzione est. Rispetto al 75 percento circa che si dirigeva a ovest, verso l’Europa, all’inizio di quest’anno, secondo l’amministratore delegato di Gazprom Neft, Alexander Dyukov.

Per l’India e la Cina, il petrolio russo è un affare, poiché viene venduto con un forte sconto rispetto al benchmark internazionale, in un momento in cui il prezzo del petrolio sta diventando un problema serio, anche per i bilanci dei Paesi sviluppati. Avendo già un forte sconto appare inutile parlare di “Tetto del prezzo”. Il tetto del prezzo viene già applicato da India e Cina.


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