LINCE: il mezzo che salva i soldati italiani

Il 30 settembre un convoglio italiano è stato attaccato in Somalia, a Mogadiscio, sulla strada  Jaale-Siyaad Ad essere colpiti sono stati due mezzi Lince con a bordo militari italiani.  L’esplosione ha danneggiato i mezzi, ma non ci sono notizie di ferite gravi ai nostri soldati, anche se non è chiaro se ad esplodere sia stata un’autobomba o un IED, una bomba artigianale, messa in azione dai terroristi di Al Shabab, la costola locale del terrorismo islamico.

Se i nostri soldati se la sono cavata una parte del merito va ai mezzi Iveco Lince del nostro esercito, fra i migliori al mondo nel resistere contro mine e bombe improvvisate. Il LMV (veicolo Leggero Multiruolo ) Lince è un mezzo molto flessibile, corazzato leggermente di base ma la cui protezione può essere fortemente aumentata con kit montabili in 10 ore di lavoro, il cui sviluppo è stato successivo alla guerra in Iraq dove sono state studiate le insidie delle mine e delle bombe improvvisate. Per proteggere da queste minacce è stato dotato di una corazzatura inferiore a forma di V, in modo da deflettere lateralmente l’effetto delle esplosioni. Inoltre la trasmissione è stata posta dietro il cassone posteriore in modo che, in caso esplosione , i suoi pezzi non ferissero l’equipaggio. Lo stesso veicolo è diviso in tre parti con una vera e propria cellula di sopravvivenza centrale.

Dotato di un semplice e robusto motore turbodiesel da 220 cavalli nelle ultime versioni, ma da 190 CV nelle versioni più usate, è in dotazione oltre che ad Italia al Regno Unito , come Panther, alla Spagna, all’Austria, al Belgio, alla Norvegia e perfino alla Russia, anche se  poi in quel paese, per la rivolta dell’industria locale, si è interrotta la fornitura. Un gioiello della tecnologia militare italiana.

Ecco un video che presenta il mezzo e la fabbrica dove viene prodotto, a Bolzano.