Attualità
Libia: scontri armati causano incendi ed esplosioni alla grande raffineria di Zawaya
Scontri fra fazioni armate hanno portato ad incendi e all’interruzione della produzione nella grande raffineria di Zawaiya, a ovest di Tripoli, in Libia,. Gli incendi sono stati spenti, ma c’è voluto prima tempo
Khaled Abu Al-Qasim Ghulam, portavoce della National Oil Corporation in Libia, ha dichiarato domenica che gli incendi scoppiati in diversi serbatoi della raffineria di Zawiya sono stati domati.
Egli ha aggiunto in una nota: “Tutti gli incendi scoppiati in alcuni serbatoi della raffineria a causa di ferite da arma da fuoco in seguito agli scontri avvenuti nelle vicinanze della raffineria nella città di Zawiya tra gruppi armati per ragioni sconosciute hanno stato messo sotto controllo.” confermando che la causa è da trovarsi negli scontri fra le varie fazioni che si scontrano nel complesso quadro libico.
Al-Zawiya si trova a 40 chilometri a ovest della capitale Tripoli e possiede la più grande raffineria operativa in Libia, con una capacità produttiva di 120.000 barili al giorno. La raffineria è collegata al giacimento petrolifero di Sharara, che ha una capacità di 300.000 barili al giorno, secondo Reuters.
Ghulam ha dichiarato: “Fino a questo momento, le squadre di lavoro della raffineria stanno continuando il processo di messa in sicurezza delle aree circostanti i serbatoi danneggiati e di trasferimento del resto del loro contenuto in altri serbatoi”.
Stamattina la Libyan National Oil Corporation ha dichiarato lo stato di forza maggiore alla raffineria di Zawiya dopo che questa aveva subito gravi danni domenica mattina presto.
È stato segnalato che nella raffineria sono scoppiati gravi incendi a causa dei colpi di arma da fuoco provocati dagli scontri in corso tra gruppi armati nelle sue vicinanze.
La società ha aggiunto che il personale addetto alla sicurezza e alla protezione è stato in grado di controllare gli incendi e le perdite nelle linee del gas e limitare il rischio della loro diffusione nonostante i continui scontri.
La dichiarazione della Corporazione continua:
Il Consiglio di Amministrazione della National Oil Corporation si riunisce in sessione permanente con tutti i suoi dipartimenti e centri interessati, per seguire gli sviluppi degli eventi nella regione e per prendere le decisioni e le azioni necessarie al riguardo, per ridurre, per quanto possibile, i rischi che possono mettere a rischio vite umane e proprietà.
Il Consiglio di amministrazione della National Oil Corporation ha lanciato un appello alle istituzioni e ai partiti competenti affinché si assumano le proprie responsabilità e si muovano il più rapidamente possibile per fermare questi scontri e risparmiare i siti petroliferi dal conflitto in corso, indipendentemente dalle sue cause e motivazioni.
Il Consiglio di amministrazione ha invitato il Governo di unità nazionale a intervenire per risolvere questi scontri ed eliminare i conflitti, sotto qualsiasi forma, dato il grande pericolo che rappresenta per la vita dei civili se i serbatoi della raffineria continuano a essere esposti a danni simili. poiché questi serbatoi contengono materiali facilmente infiammabili, secondo la pagina Facebook dell’organizzazione.
Ricordiamo che recentemente la produzione petrolifera della Libia era tornata ai limiti delle quote OPEC, arrivando a 1,2 milioni di barili al giorno di produzione petrolifera, dopo le interruzioni di settembre-ottobre.
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