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l’EX CEO di Google si butta sui droni militari per il Pentagono

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Secondo Forbes, l’ex amministratore delegato di Google Eric  Schmidt sta per iniziare a sviluppare droni militari segreti per gli Stati Uniti. Non sono disponibili molte informazioni concrete, ma il progetto è stato ampiamente descritto come un’iniziativa per aiutare gli USA ad eguagliare le capacità dei droni cinesi. Si pensa anche che l’iniziativa sia incentrata sullo sviluppo di velivoli senza pilota da utilizzare sul campo di battaglia.

Droni, droni e droni

A detta di tutti, Schmidt è stato fortemente influenzato dalle sue visite in Ucraina, dove ha assistito all’efficace utilizzo dei droni in combattimento. Sebastian Thrun, co-fondatore del laboratorio innovativo di Google, avrebbe collaborato con Schmidt a questo progetto segreto. I dettagli esatti non sono stati resi noti, compresa la tempistica del progetto e gli altri collaboratori.

Tuttavia, date le delicate implicazioni geopolitiche, l’impegno di Schmidt a mantenere il progetto segreto è comprensibile. Il coinvolgimento di Schmidt nella tecnologia della difesa non sorprende, visto il suo ruolo di collegamento tra le innovazioni della Silicon Valley e le esigenze del Pentagono. La sua attenzione all’intelligenza artificiale e alle sue implicazioni per la sicurezza nazionale riflette la sua lungimiranza sul futuro della guerra e delle strategie di difesa.

La sua partecipazione a vari comitati governativi in qualità di consulente sottolinea ulteriormente il suo impegno per questa causa. Forbes riporta che il progetto è stato ispirato dall’uso strategico dei droni da parte dell’Ucraina contro le truppe russe.

Oltre a questo progetto, Schmidt ha investito nella tecnologia militare ucraina attraverso piattaforme come l’acceleratore di startup D3. Questo nuovo progetto sui droni è in linea con la richiesta di Schmidt di aumentare gli investimenti tecnologici degli Stati Uniti nel settore militare. Potrebbe trarre vantaggio dal programma “Replicator” del Pentagono, che mira a sfidare il dominio della Cina nel mercato dei droni con lo sviluppo di nuove famiglie di mezzi miliatri a guida anche autonoma.

Replicator è un programma che però sta avendo dei problemi di implementazione perché la distanza fra quello che le forze armate vorrebbero e quello che effettivamente stanno ottenendo è notevole. Praticamente l’ambizione tecnologica è ancora molto lontana dalla realtà dei fatti. L’obiettivo è quello di avere qualcosa che possa essere prodotto su larga scala per un utilizzo simile a quello effettuato in Ucraina.  Il progetto è stato annunciato per la prima volta il 28 agosto 2023 da Kathleen Hicks, vice segretario alla Difesa degli Stati Uniti, durante un discorso alla conferenza sulle tecnologie emergenti della National Defense Industrial Association a Washington.

Durante la conferenza, Hicks ha sottolineato che la principale minaccia percepita dalla Cina per gli Stati Uniti è la “massa” delle sue forze militari. O, in altre parole, il numero di navi, aerei e personale che la nazione può schierare. Ha inoltre sottolineato la crescente competenza della Cina nelle capacità di anti-accesso o di negazione dell’area.

La competizione con i produttori di droni già affermati e la navigazione nella complessità della tecnologia militare rappresenteranno sfide significative per Schmidt che si imbarca in questo ambizioso progetto.

Schmidt ha delle ottime conoscenze tecnologiche

Il progetto di Eric Schmidt sui droni è avvolto nella segretezza, ma la sua esperienza e le sue conoscenze nel settore tecnologico e governativo potrebbero dare a questa impresa un vantaggio nel definire le future strategie militari. Lo sviluppo di questo progetto riflette la tendenza dei leader tecnologici ad avventurarsi nella tecnologia della difesa.

Molti esperti del settore ritengono che, grazie al suo background e alle sue risorse, Schmidt potrebbe influenzare in modo significativo il panorama dei droni militari, modificando potenzialmente le future tattiche di combattimento.


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