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L’Europa boccia la Legge di Stabilità. Tutto come previsto, il prossimo anno verranno attuate le dure contromisure

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VEndesi Stato

Negli scorsi interventi si sono evidenziati alcuni punti cruciali delle politiche economiche italiane là da venire, politiche indirizzate e volute dall’Europa tedesca. Quanto è successo la scorsa settimana quando l’Europa ha di fatto bocciato il piano economico italiano, leggasi Legge di Stabilità, è solo un piccolo passo in tale direzione, direi un pezzo del grande puzzle che dopo cinque anni di crisi sembra ormai chiaro, almeno agli addetti ai lavori.

Dunque, attenzione alle prossime settimane, ci saranno ulteriori interventi europei e risposte in codice da parte dei governanti italiani. Riassumendo, per ricordare e riprendere i contenuti dei vari post pubblicati dallo scrivente nelle scorse settimane (ed aggiungo, condensarli un po’…) , ecco quanto ci si deve aspettare nel 2014:

  • L’Europa tedesca serrerà le fila sugli interventi finalizzati alla riduzione del debito italiano, senza intervento apparente della Germania (faranno tutti i vari Olli Rehn della situazione, validissimi equivalenti di cani da riporto economici del gigante teutonico, con tutto il rispetto per i vari funzionari ma la descrizione rende davvero bene l’idea).
  • Parimenti, eminenti rappresentanti delle istituzioni italiane chiederanno di avere coraggio, che alla fine vuol dire richiedere la stessa cosa dell’Europa tedesca, vedasi le misure straordinarie sotto riportate.
  • Saccomanni continuerà a fare previsioni troppo ottimistiche, al limite dell’assurdo, previsioni per altro regolarmente smentite dall’Europa (ma non confondetevi, è tutto organizzato! Alla fine si vuole arrivare a fare quanto indicato ai punti successivi, tutto sembra essere stato pianificato).
  • Dunque, le previsioni economiche non verranno confermate dai fatti e, aggiungo io, anche perchè dire che nel 2014 la crescita italiana sarà dell’1% e successivamente dal 2015 fino al 2017 sarà sempre superiore all’1,5%, come da ultimo documento di programmazione economica del ministro economico italiano, è veramente da guinness dei primati, e non voglio dire cosa penso veramente.
  • Ad un certo punto si dirà: “Oddio, la crisi si è avvitata!” o altrimenti, con un po’ meno di faccia tosta, “L’Europa ci chiede maggiori sacrifici”, e dunque si aprirà la strada verso quei provvedimenti straordinari che l’Europa tedesca vuole imporre all’Italia al fine di ridurre il debito (notasi che la Germania non apparirà mai direttamente nel richiedere maggiori sacrifici, tirerà solo le fila)

E dunque arriveremo alle misure economiche “straordinarie” per il 2014, misure che chi scrive ritiene si concretizzeranno come segue:

  • nazionalizzazione dei fondi pensione privati (almeno per la parte obbligazionaria, per quella azionaria è molto più difficile), che confluiranno nell’INPS.
  • Tassazione straordinaria sui risparmi, per un ammontare/aliquota da definire ma ritengo almeno di qualche punto percentuale, per iniziare (la tassazione straordinaria sugli immobili è una possibilità ma molto probabilmente necessita della preventiva riforma del catasto, vedasi sotto).
  • Privatizzazione/tentativo di privatizzazione di ENI, ENEL, Finmeccanica, gli andamenti di borsa sembrano per altro avallare tale eventualità.
  • Blocco delle indicizzazione delle pensioni e possibile cap per le pensioni elevate, ma su questo ultimo punto ho ancora dei dubbi, molti della casta percepiscono pensioni alte.
  • Chiaramente le tasse italiane resteranno altissime per un tempo indeterminato, ad esempio la Tasi o IMU che dir si voglia tenderanno ad incidere per un valore prossimo o anche superiore all’1% annuo del valore commerciale dell’immobile (sa accadrà, sarà un caso unico nel mondo occidentale), date il tempo di riorganizzare il catasto, massimo 1 anno.

Per le tempistiche di implementazione mi attendo marzo o aprile 2014, ossia quando i numeri del disastro relativamente agli incassi delle tasse pagate dagli italiani a novembre 2013 saranno chiari.

 

Come corollario, necessario, è bene sottolineare come sia difficile prevedere quando il sistema crollerà – la situazione è certamente insostenibile – : il banco sicuramente salterà ma penso che nel 2014 sia troppo presto….

 

Aggiungo, mutuando un caro amico, che l’Italia deve preservare i due veri e pesanti assets che le sono rimasti, ossia il risparmio privato e la vocazione manifatturiera ed industriale (ossia anche e soprattutto l’italianità di ENI, ENEL e Finmeccanica, aziende che stanno alla base del sistema Italia, l’energia e la difesa sono i fondamenti di ogni sistema economico nazionale). Vedrete che il duo Letta Saccomanni farà perfettamente il contrario, finalmente ingenerando nella popolazione forti ed enormi dubbi sul fatto che quanto ci verrà propinato sia effettivamente nell’interesse nazionale e non piuttosto nell’interesse dell’Europa tedesca…. Unico ostacolo: quel pazzo del Cavaliere che per una sua tara ideologica, nel marasma dei suoi pasticci personali che probabilmente lo porteranno in galera, resta e  resterà fermamente contrario a mega tassazioni (anche perchè se le avallasse cadrebbe l’ultimo baluardo del suo residuo potere attuale, ossia i voti) e quindi si manterrà in rotta di collisione rispetto agli indirizzi/interessi europei.

Vale la pena ricordare una possibile chiave di volta, ossia cosa potrà accadere a valle delle dichiarazioni tedesche mirate ad interrogare Snowden in Germania in relazione alle intercettazioni alla Cancelliera nell’ambito del Datagate, le ripercussioni potrebbero cambiare lo scenario geopolitico, scenario fino ad oggi fondato sul supporto USA per un’Europa a guida tedesca e quindi per l’euro attuale: chiaramente, per il Belpaese sarà preferibile restare vassallo dei ricchissimi e potentissimi Stati Uniti di America piuttosto che diventare schiavi del debito in un’ Europa tedesca che attraverso la propria rigida austerity sembra riproporre il piano di Europa Comune di Walther Funk, in versione 2.0. All’uopo, si ripropone la chiave di lettura britannica su come doveva essere intesa l’egemonia tedesca in Europa circa 75 anni or sono, vedasi l’illustrazione che segue.

british_view_of_the_second_world_war_world_war_ii_uk_germany_propaganda_no_trust_polen_munich_conference

Voi direte: che fare per evitare quanto preconizzato per il 2014? Beh, spiacente, pur ritenendo eventuali misure “straordinarie” , come quelle sopra riportate, essere inutili ed anzi dannose, ritengo che la situazione sia assai compromessa – come indicato in precedenti interventi misure come quelle indicate non risolverebbero nulla, anzi peggiorerebbero la situazione erodendo i depositi e quindi il credito bancario; da cittadino sarei disponibile a fare un prestito al Paese al fine di uscire dall’euro, pagare invece per restare nell’euro mi sembra onestamente una follia -. Salvo miracoli quali ad esempio eventi esterni all’Italia ad oggi imprevedibili e/o grossi scombussolamenti geostrategici, sembra che la maggioranza di governo delle grandi intese (da sabato Cavaliere escluso, maggioranza a questo punto effettivamente pro Europa ovvero pro tasse) stia facendo decisivi passi in avanti, fatto salvo essere punita dagli elettori alle prossime elezioni quando però le misure ritengo saranno già state in grande misura attuate. Vedremo, quello che verrà sarà certamente un anno interessante e commovente: penso che parafrasare l’omonima canzona del mitico Lucio Dalla potrà essere utile, per sdrammatizzare e scherzarci un po’…

Non criticate ora queste mie “previsioni”, verificatele! Ne parliamo nel 2014.

 

Mitt Dolcino


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