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L’energia sotto i nostri piedi, che non sfruttiamo: il geotermico

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Facendo un rapido giro fra i siti internazionali che si occupano di questioni energetiche vi mostro le notizie che posso facilmente trovare sull’energia geotermica:

  • Il Dipartimento dell’Energia del governo USA ha investito 10 milioni per la ricovnersione di tecnici del settore oil & gas al settore geotermico;
  • I governatori degli stati occidentali USA hanno deciso una collaborazione per espandere l’uso dell’energia geotermica come alternativa rinnovabile al solare e all’eolico;
  • la città di Whitby nell’Ontario ha deciso di investire per realizzare un sistema di teleriscaldamento e produzione energetica basato sull’energia geotermica.

Si tratta solo delle prime notizie che ho trovato. Fra le rinnovabili l’energia geotermica, ricavata dallo sfruttamento del  calore insito all’interno della crosta terrestre, sia con le acque naturalmente presenti, sia iniettando acque stesse, in un ciclo chiuso, affinché si riscaldino ed estraggano calore.

L’Italia ha una potenzialità di energia geotermica massima di 116 mila terawattora annui, contro cun consumo complessivo di 300 mila terawattora. Una porzione non indifferente, capace di sostituire una parte rilevate dell’energia prodotta dal gas naturale, di cui ora sfruttiamo una percentuale minima: solo 6 terawattora , praticamente solo il 2% è di origine geotermica, meno del 5% di quello che potremmo ottenere!

L’attuale estrazione è concentrata in Toscana, che effettivamente è una delle regioni più promettenti, ma assolutamente non l’unica. Anche la campagna avrebbe grandissime potenzialità che ora sono praticamente vergini, così come l’Emilia-Romagna, il Friuli e i Colli Euganei nel Veneto o in Sicilia. Purtroppo queste aree con potenzialità molto elevate sono praticamente ignorate, eppure con un geotermico avanzato permetterebbe di sfruttare anche aree come la Puglia.

Le potenzialità di sfruttamento del geotermico sono enormi anche per l’utilizzo del calore diretto nel teleriscaldamento, agricoltura e processi industriali. Inoltre il geotermico ha il lato positivo di essere una forma energetica molto più stabile rispetto all’eolico e al solare, anche se anche questa forma è legata a una sua evoluzione e cambiamento. Attualmente, grazie alla geotermia non convenzionale, è possibile sfruttare anche fonti termiche di temperature inferiore ai 90 gradi, allargando quindi l’energia sfruttabile. Eppure si parla solo di solare e di eolico come energie “Green”. Perché? forse perché queste fanno ingrassare i grandi gruppi industriali tedeschi e cinesi?

 


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