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Energia

L’emiratina Adnoc si espande nella produzione di ammoniaca e idrogeno

Gli Emirati, con la propria società petrolifera nazionale, acqustano il 35% del maggior impianto mondiale di produzione di idrogeno blu e ammoniaca, attualmente in costruzione negli USA

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Secondo quanto riportato dai media, la società energetica Adnoc, con sede a Bu Dhabi, ha accettato di acquisire una partecipazione del 35% nell’impianto di produzione di idrogeno e ammoniaca a basse emissioni di carbonio proposto da Exxon Mobil a Baytown, in Texas.

Il progetto è destinato a diventare “il più grande al mondo” nel suo genere, con una capacità di produzione fino a 1 miliardo di piedi cubi al giorno di idrogeno blu, 28 milioni di metri cubi, con circa il 98% di anidride carbonica rimossa, e più di 1 milione di tonnellate di ammoniaca a basse emissioni di carbonio all’anno, ha rivelato Adnoc in un comunicato di mercoledì.

L’azienda prenderà una decisione definitiva sull’investimento per il progetto nel 2025 e l’avvio delle operazioni è previsto per il 2029. “Questo investimento strategico è un passo significativo per Adnoc, in quanto accresciamo il nostro portafoglio di fonti energetiche a basse emissioni di carbonio e realizziamo la nostra strategia di crescita internazionale”, ha dichiarato il dottor Sultan Al Jaber, amministratore delegato e direttore generale di Adnoc, come riportato da Reuters.

“Si tratta di un investimento molto significativo e i partner che sta attirando danno un’idea dello slancio che si sta creando intorno a questo progetto”, ha dichiarato a Reuters Dan Ammann, presidente di Exxon per le Low Carbon Solutions.

L’idrogeno blu viene prodotto principalmente dal gas naturale attraverso un processo noto come steam reforming, che prevede la combinazione del gas naturale con il vapore e l’idrogeno generato come prodotto principale, mentre l’anidride carbonica viene prodotta come sottoprodotto e catturata.

Attualmente, la maggior parte della domanda di idrogeno è soddisfatta dal reforming a vapore del metano a base di combustibili fossili, senza cattura del carbonio, noto come idrogeno grigio. L’impianto di Baytown avrà accesso a gas “economico” dalla costa del Golfo degli Stati Uniti attraverso i gasdotti. Si prevede che la domanda di idrogeno blu registrerà una forte crescita nei prossimi anni, una tendenza che probabilmente continuerà a trainare la domanda di gas naturale.

Secondo McKinsey, entro il 2050 la produzione di idrogeno blu potrebbe richiedere circa 500 miliardi di metri cubi di gas naturale (tra il 10 e il 15% della domanda globale di gas naturale) e la capacità di catturare e stoccare da 750 a 1.000 megatoni di CO2. Ovviamente non appare essere comunque la soluzione migliore

Quasi tutto l’idrogeno consumato oggi (circa 90 milioni di tonnellate all’anno) è idrogeno grigio. Tuttavia, si prevede che la domanda di idrogeno grigio diminuirà con l’aumento della domanda di idrogeno pulito e la diminuzione del costo dell’idrogeno verde.


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