Energia
L’Egitto: nuovo hub per il contrabbando del petrolio russo. I danni nelle inutili sanzioni
Per evitare sanzioni e boicottaggi volontari, la Russia sembra aver scoperto una nuova via d’accesso per il suo greggio: Bloomberg ha riferito che Mosca ha utilizzato per la prima volta in assoluto il terminal petrolifero egiziano di El Hamra, sulla costa mediterranea.
La prima spedizione è avvenuta il 24 luglio, con 700.000 barili di petrolio scaricati prima che un’altra nave raccogliesse una partita dal porto poche ore dopo. Secondo i dati di Bloomberg sul tracciamento delle navi, si ipotizza che le spedizioni possano aver incluso in tutto o in parte greggio e/o prodotti petroliferi russi.
Secondo gli esperti, questa mossa insolita rende molto più difficile rintracciare la destinazione finale del carico, aggiungendosi a una tendenza che vede le spedizioni di petrolio russo sempre più oscurate da quando gli acquirenti europei e occidentali hanno iniziato a evitarle dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della nazione.
El Hamra dispone di sei serbatoi di stoccaggio con una capacità di 1,5 milioni di barili, oltre a un impianto di ormeggio a boa singola per il carico e lo scarico. Il terminale petrolifero è stato costruito per gestire il greggio prodotto nel deserto occidentale dell’Egitto, il che rende possibile la miscelazione dei barili russi con il petrolio locale. Si ottiene quindi il famoso “blending”, con il quale il petrolio russo si mescola, al 49% con altro petrolio per trasformarsi, magicamente, in un petrolio diverso.
Mentre l’Egitto è già utilizzato dalla Russia come via di transito per il gasolio, non è chiaro se El Hamra sia stato un caso isolato o se avrà un ruolo più importante nei flussi petroliferi russi. In precedenza, le petroliere che trasportavano greggio russo hanno effettuato trasferimenti di carico da nave a nave nel mezzo dell’Atlantico o al largo della città spagnola di Ceuta. Anche questo è un luogo insolito per una manovra così complicata, che di solito viene eseguita in luoghi riparati e più tranquilli vicino alla costa.
Bloomberg ha anche riferito che un altro trasferimento di carico di greggio sembra essere stato condotto a Johor, vicino a Singapore, nel mese di giugno. Johor è un punto caldo emergente per il trasbordo di carichi di greggio iraniano diretti in Cina. La Russia si sta dando da fare per individuare e testare diverse rotte e modalità di consegna dei suoi prodotti energetici agli acquirenti, tra i quali Cina e India sono i principali.
Comunque sia le sanzioni occidentali si rivelano sempre più aggirabili dagli operatori internazionali. Le regole sono scritte per essere aggirate.
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