Attualità
L’EFFETTO DEL RECOVERY E DEL NUOVO BILANCIO UE? VERSEREMO ANCORA DI PIU’ A BRUXELLES
Uno dei più attenti analisti dei documenti europei è il sempre ottimo Giovanni Liturri, che scrive su La Verità. Dato che è uno che studia i documenti ed i dati reali e non ha problemi nel dire come stanno le cose in modo diretto non lo vedrete mai in un talk show TV. da dove parte la sua analisi? Dal documento del Consiglio europeo…
Come vi abbiamo detto ieri il documento non contiene solo le linee guida del Recovery Plan, o Next Generation EU, ma anche le linee guida del Quadro Finanziario Pluriennale. Questo, come osserva il buon Liturri, viene a comportare un forte aumento degli stanziamenti: del resto non può essere diversamente, visto che bisogna pagare gli interessi dei titoli del Recovery Fund, oltre alle nuove misure del Green Deal, il tutto toccando il meno possibile i fondi precedenti.
Ora il problema è che l’Italia è un paese CONTRIBUENTE NETTO della UE, quindi ogni volta che si aumenta il bilancio dell’Unione l’Italia deve contribuire di più, e dare più soldi , di quanto ne riceve. Il nuovo bilancio viene a prevedere un incremento delle spese annue, che passano dai circa 120 miliardi degli anni precedenti a circa 153 miliardi annui per il settennato 2021-27, Questo significa un incremento del bilancio del 11%-13%, che, per l’Italia, significa passare a pagare 27 miliardi di euro in più in 7 anni per riceverne 16 miliardi in più, nello stesso periodo. nell’arco del settennato il nostro disavanzo verso la UE crescerebbe di ben 11 miliardi. Altre che flusso di denaro per il Recovery Fund, per il bilancio ordinario sicuramente ci troveremo a pagare almeno 1,57 miliardi di più all’anno alla UE! UN AFFARONE.
I calcoli sulla materia, che si basano sia su contributi contabilizzati separatamente, come quelli doganali, sia previsioni sul PNL, prodotto nazionale lordo, non semplici da concludere. Però anche un’europeista convinta come Silvia Merler, già analista della Direzione Generale finanziaria della Commissione e ed ora alle dipendenze di Algebris di David Serra, in una sua tabella, viene a notare come la quota di contribuzione netta dell’Italia alla UE verrà ad aumentare:
quindi quello che ha portato a casa il buon Conte è:
- un fondo incerto e comunque deciso nella destinazione da Bruxelles e dalla Commissione;
- maggiori soldi che l’Italia dovrà pagare alla UE;
Ora capite perchè i paesi “Austeri” e la Germania hanno voluto i famosi “REBATES” che, tutti assieme , arrivano a 50 miliardi?
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