L’ECONOMIA EUROPEA? GIÀ FINITA. E facciamo anche azioni procicliche

L’economia  europea? Ormai è già diretta verso la recessione come un treno espresso, e quel poco che potrebbe essere fatto per evitarla non viene fatto, anzi, ci si accanisce per accelerarla.

Questo elemento è emerso piuttosto chiaramente dalla recente sessione davanti alla commissione ECON del parlamento europeo di Mario Draghi, da cui è trasparito abbastanza chiaramente come la BCE possa fornire l’acqua al cavallo, ma farlo bere sarebbe compito di una politica fiscale attualmente completamente lacunosa. Questo porta a valutare forme di politica monetaria che passano i confini e si sostituiscono a stati nazionali che appaiono passivi e congelati dalla proprie paure, interne, con un’Unione che sembra incapace di fare, praticamente, alcunchè.

Questo viene ad essere ormai esplicitato dall’indicazione dell’indice PMI e dallo sviluppo del PIL che stanno seguendo un andamento parallelo.

Ci stiamo avvicinando al punto di stallo e l’applicazione delle nuove politiche economiche previste in Italia e Germania non farà che accelerare questo processo, tramite una contrazione dei consumi interni legata all’applicazione delle norme “Ambientali”, in una punizione dei consumi in mancanza di alternative. Infatti per la Germania punire il carburante diesel in mancanza di un’offerta ampia, adeguata e conveniente di forme di trasporto alternative si configura come un semplice e netto incremento delle accise, con scarse possibilità di configurare alternative. Allo stesso modo in Italia l’eliminazione dei contributi ai “Settori inquinanti”, cioè all’agricoltura ed al trasporto su gomma, in totale mancanza di una possibile alternativa, viene a configurare solo lo scarico del fallimento dello stato sulla schiena delle piccole aziende.

La BCE , come ha chiaramente detto Draghi, non può fare più di tanto, anche se, a questo punto, sta valutando anche MMT e “QE for People”; ma si tratta di misure che vengono prese proprio per l’incapacità dei governi di svolgere politiche economiche anticicliche. Purtroppo lotta politica da un lato e demagogia dal’altro ci stanno guidando verso la povertà .