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Le prove che il Russiagate era una costruzione della Clinton rese pubbliche dal Direttore dell’Intelligence nazionale

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Il direttore dell’intelligence nazionale (DNI) John Ratcliffe martedì ha declassificato diversi documenti, comprese note scritte a mano dell’ex CIA John Brennan dopo aver informato l’ex presidente Obama su un presunto complotto di Hillary Clinton per collegare l’allora candidato Donald Trump alla Russia come “un mezzo per distrarre il pubblico dal suo utilizzo di un server di posta elettronica privato “prima delle elezioni americane del 2016, secondo Fox News.

Ratcliffe ha declassificato le note scritte a mano di Brennan – che sono state prese dopo aver informato Obama sulle informazioni ricevute dalla CIA – e una nota della CIA, che ha rivelato che i funzionari hanno deferito la questione all’FBI per una potenziale azione investigativa.

Martedì pomeriggio, l’ufficio del direttore dell’intelligence nazionale ha trasmesso i documenti declassificati ai comitati di intelligence della Camera e del Senato.

Oggi, sotto la direzione del presidente Trump, ho declassificato ulteriori documenti relativi alla supervisione e alle attività investigative del Congresso in corso”, ha detto Ratcliffe in una dichiarazione a Fox News martedì. -Fox News

Stiamo ottenendo ulteriori informazioni sulle attività russe da [riservato]”, si legge nelle note di Brennan. ” [riassumendo] presumibilmente approvato da Hillary Clinton una proposta di uno dei suoi consiglieri di politica estera per diffamare Donald Trump fomentando uno scandalo sostenendo l’interferenza del servizio di sicurezza russo“.

Il portavoce di Clinton Nick Merrill ha definito le accuse “cazzate infondate“, tuttavia  Ratcliffe ha dichiarato in una dichiarazione la scorsa settimana: “Per essere chiari, questa non è disinformazione russa e non è stata valutata come tale dalla comunità di intelligence”, aggiungendo ” informerà il Congresso sulle fonti e sui metodi sensibili con cui è stato ottenuto nei prossimi giorni “.

Una fonte che ha familiarità con i documenti ha detto martedì a Fox News che l’accusa “non era disinformazione”.

Questa non è disinformazione russa. Perfino Brennan lo sapeva, altrimenti non avrebbe informato il presidente degli Stati Uniti”, ha detto la fonte. “C’è una soglia alta per informare oralmente il presidente degli Stati Uniti e ha sentito chiaramente che questa ha raggiunto quella soglia“.

Un’altra fonte che ha familiarità con i documenti ha detto a Fox News che “queste informazioni sono state ricercate da centinaia di richieste del Congresso per scopi legittimi di supervisione ed è stata negata per dispetto politico e per la convinzione che non sarebbero mai state scoperte”. -Fox News

Il bello è che Twitter cerca di coprire tutto, impedendo di ritwittare la storia ed obbligandovi a leggere solo la versione di Clinton…

E questa notizia di censura è almeno tanto grande quanto quella del coinvolgimento della Clinton. Twitter è ormai al servizio del Deep State.


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