Attualità
Le primarie a New York nel caos: contate 135 mila schede in più. Poi negano i
Caos a New York: la corsa al sindaco di New York City “è precipitata nel caos” (come dice il NYT) da quando il giornalista Bob Hardt ha riferito che il consiglio elettorale che controlla le primarie ha conteggiato 130.000 voti di “prova”. Oggi il Board di controllo tornerà a lavorare per ripulire i dati e riportare i veri risultati delle elezioni. Il problema è stato riconosciuto ufficialmente:
— NYC Board of Elections (@BOENYC) June 30, 2021
Il problema è enorme ed era già stato notato, in quanto i voti comunicato dal Board di controllo erano superiori a quelli registrati nei seggi: i primi erano oltre 900 mila, i secondi meno di 800 mila.. una bella differenza. Il tutto reso ancora più rilevante dal fatto che i due candidati Dem sono distanziati, allo stato attuale, da meno di 15 mila voti.
Tra l’altro mancano ancora 100 mila schede mandate per corrispondenza, quindi i risultati sono sempre incerti e, francamente, modificabili. Poi uno si solamente se Trump parla di vittoria democratica fraudolenta e di truffa.
Dispiace dirlo, ma la democrazia negli USA, senza una seria riforma elettorale, si sta progressivamente trasformando in una farsa. Eppure i Dem prima hanno cercato d’imporre una norma federale ancora più lassista, poi hanno deciso di opporsi alle riforme dei singoli stati contro le frodi elettorali. Non si può fondare un partito sulla base dell falsificazione dei dati elettorali, se no si diventa una democrazia peggiore di quella bulgara all’epoca dei comunisti. Almeno i voti plebiscitari, all’epoca, erano veri.
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