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LE INUTILI CONSIDERAZIONI DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE. LO 0,35% NON SERVE A NULLA….

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Cari amici,

un po’  gli impegni, un po’ la stanchezza, mi hanno impdito di scrivere subito sulle ultime novità della SigìRa Lagarde, la pupilla di Sarkozy, per quanto riguarda l’Eurozona.

Ricordiamo che il FMI; dopo il disastro Grecia, ha affermato di capirci ben poco sull’Eurozona, e viste le ultime mosse  conferma di non poter fare quasi nulla. La proposta della signora Lagarde è di creare un fondo di garanzia con l’accantonamento annuo dello 0,35% dl PIL europeo in un fondo che, in teoria , dovrebbe agire in modo anticiclico  e fornire dei prestiti ai paesi in difficoltà. Parlo di prestiti perchè non si tratterebbe di aiuti a fondo perduto, ma di somme da restituire. Ci sembra una pessima idea, e ne elenchiamo rapidamente i motivi:

  • Iniziamo subito parlando di cifre. Lo 0,35% del PIL dell’area euro è pari a circa 40 miliardi l’anno, euro più, euro meno. Sembra una cifra impressionante, ma il solo debito pubblico italiano è pari a 2300 miliardi. perfino il debito del Portogallo, economia relativamente piccola, è di 250 miliardi di euro. Ci vorrebbero 8-10  anni di cumulo, senza utilizzo, per giungere a cifre che possano esser sensibili a livello di singolo stato, figuramoci di fronte alla crisi di aree dell’eurozona.
  • A cosa serve uno strano doppione del European Stability Mechanism, che ha già 70 miliardi versati, 700 di impegni e che attualmente non serve assolutamente a nulla?
  • Dati i tempi di intervento macroeonomico l’utilizzo di questo  fondo sarebbe comunque sottoposto ad una mediazione politica riguardo le regole e rischierebbe di essere prociclico, non anticiclico. Se pensate che possiamo essere troppo pessimisti vi consigliamo di andare a vedere tutta la polemica relativa al calcolo del NAWRU (Not Accelerating wages rate of unemplyment, tasso di disoccupazione che non accellera le paghe) che i Soloni europei volevano al 12% per l’Italia
  • Cosa significherebbe per l’Italia e per gli italiani?  Un aumento del surplus primario per 6 miliardi, cioè o maggiori tasse per 6 miliardi, o minori spese (quindi minore sanità, sicurezza etc ) per una pari cifra. Rimaniamo nel pratico; 6 miliardi sono l’importo delle accise su gas e luce pagati dagli italiani nel 2017.

Quindi gli Italiani pagherebbero il doppio di accise gas e luce per costituire un fondo che, in teoria, dovrebbe essere anticiclico, ma che in realtà, almeno per noi, sarebbe pro ciclico perchè quei soldi dovremmo tirarli fuori.

Chi svolge la politica anticiclica nel resto del mondo? Solitamente le politiche anticicliche sono finanziate tramite le banche centrali. L’attivo della BCE è pari a 4500 miliardi di euro, ed i 40 miliardi di accantonamento dell’euroarea sarebbero pari allo 0,88% dell’attivo. Non solo, ma il fondo accumulato per 10 anni sarebbe pari all’8% dell’attivo della BCE.

 

Quindi noi ci chiediamo questa domanda:

Perchè la funzione anticiclica non viene svolta dalla BCE e deve invece essere svolta da un fondo fiscale che, per sua natura, risulta essere depressivo in fase di accumulo?

In attesa che la signora Lagarde mi risponda, vi saluto.

 


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