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LE CRIPTOVALUTE COME CASE DI SCOMMESSE? QUANDO LA LORO NATURA E’ QUELLA DEL GIOCO D’AZZARDO.

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Le criptovalute sono un investimento rischioso e questo appare abbastanza ovvio, vista la loro grande volatilità: ci si addormenta avendo investito 1000 euro e ci si sveglia avendone 2000, o 500. Però fra le criptovalute ce ne sono alcune che, proprio per la natura del proprio oggetto sociale , sono estremamente vicine a società di scommesse.

Non parlo tanto delle piccole criptovalute come Casino e CasinoCoin, che sono l’espressione diretta di casinò online e che sono capitalizzati ciascuna per poche centinaia di migliaia di dollari, e neanche di Dao.Casino, che si propone come una criptovaluta per il gioco d’azzardo. Mi riferisco a progetti che, dietro una faccia di legittimità assoluta, in realtà non sono altro che scommesse, pure e semplici.

Il progetto più consolidato di questo genere è Augur (REP), una piattaforma previsionale che avrebbe dovuto fornire informazioni previsionali su ogni evento permettendo ai partecipanti di “Scommettere” sugli eventi. Basato sulla blockchain di Ethereum aveva avuto inizialmente un buon successo, arrivando a 34 dollari. Purtroppo sia errori operativi, con errori nel design del token che hanno obbligato il team a ridisegnarlo, sia la scarsa attrazione verso il pubblico ne hanno ridotto le prospettive.

Recentemente è stato lasciato STOX, un sistema previsionale simile che vorrebbe prevedere i corsi azionari basandosi sulle “Previsioni” premiate di un gran numero di operatori. Praticamente si scommette sui valori finanziari e si riceve un premio se si azzecca. STOX è stata una fra le ICO più pubblicizzate di luglio, raccogliendo oltre 50 milioni di dollari, ma alla fine è un grande sito di scommesse sulla finanza. Fra pochi giorni partirà la ICO di Cindicator, anch’essa un sistema previsionale basato su “Analisti ed intelligenza artificiale,” , dove gli analisti vengono premiati se centrano le previsioni, quindi niente più dell’ennesimo sito di scommesse nascosto dietro uno schermo tecnologico.

Sinora tutte queste iniziative pseudo-previsionali hanno avuto un successo molto limitato, perché il pubblico appare piuttosto scettico sul loro funzionamento che comunque, per essere significativo, richiederebbe numeri significativamente elevati di scommettitori. Sembra che il pubblico preferisca separare il gioco d’azzardo vero e proprio, giocando sui migliori siti di casinò, dalla finanza e dall’attività previsionale. Gioco, scommesse e finanza, anche se condividono la stessa base dell’alta rischiosità, non sono la medesima cosa agli occhi del pubblico, che preferisce mantenere separati il momento ludico e quello speculativo.


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