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“Lasceremo il carbone entro il 2030”. Il G7 gioca con le illusioni e le vite dei cittadini

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Il G7, il gruppo dei principali Paesi industriali del mondo, discuterà l’idea di eliminare gradualmente il carbone entro il 2030 e di decarbonizzare la produzione di energia elettrica entro il 2035 quando i ministri dell’energia e dell’ambiente si riuniranno per un vertice a Berlino da mercoledì a venerdì, come riporta Reuters, citando una bozza di comunicato per l’incontro. Poi arriverà la realtà dei fatti e gli spiegherà che questo non avverrà….

All’inizio del mese il G7 si è impegnato a non acquistare più petrolio russo in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, anche se non ha specificato come e quando avverrà l’interruzione degli acquisti di petrolio da Mosca.

I Paesi più industrializzati hanno anche in programma di raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050. Alcune, tra cui gli Stati Uniti, hanno recentemente promesso di rendere le loro reti elettriche prive di energia proveniente dal carbonio. L’amministrazione Biden si è impegnata a rendere il settore energetico americano a zero emissioni di carbonio entro il 2035.

Ora, durante l’incontro di questa settimana, i ministri del clima e dell’energia dei membri del G7 – Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti – dovrebbero discutere e potenzialmente concordare l’eliminazione graduale del carbone entro la fine di questo decennio.

“Ci impegniamo a eliminare gradualmente la produzione nazionale di energia elettrica da carbone e la produzione di calore non industriale da carbone entro il 2030”, si legge in una bozza di comunicato della riunione, visionata da Reuters.

Il Regno Unito, la Francia e l’Italia prevedono di eliminare gradualmente il carbone prima del 2030, che è la data prevista per la Germania e il Canada. Giappone e Stati Uniti non si sono impegnati a fissare una data per l’eliminazione del carbone. Tuttavia, l’obiettivo dell’amministrazione Biden di una rete elettrica a zero emissioni di carbonio entro il 2035 implica che la produzione a carbone in America dovrebbe chiudere entro quella data o utilizzare la tecnologia di cattura del carbonio per compensare le emissioni.

I ministri del G7 devono ancora concordare un testo per l’eliminazione graduale del carbone. I negoziati potrebbero essere complicati dalle preoccupazioni sulla sicurezza energetica e dalla riluttanza a fare affidamento sulle importazioni di energia dall’estero sulla scia dell’invasione russa dell’Ucraina.

Ovviamente queste sono le parole dei meeting, le stesse con le quali, ad esempio, si afferma che l’Ucraina non può perdere la guerra, che bisogna diminuir le disuguaglianze sociale, etc. Si tratta di parole, che mostrano solo il distacco di queste persone dalla realtà dei fatti. mentre proclamano l’abbandono del carbone la Germania si prepara, come afferma il suo ministro Habeck, a riattivare le centrali a carbone e petrolio e l’Italia sta facendo lo stesso. Questi meeting stanno diventando paradossali e assomigliano sempre di più agli ultimi meeting fra Mussolini e Hitler nel 1944, quando due sconfitti si incontravano per illudersi della vittoria. Come allora tutto quello che viene deciso ricade dolorosamente sulle spalle dei popoli.


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