Attualità
l’Argentina YPF vuole quadruplicare scommentendo su Vaca Muerta, secondo giacimento di gas e petrolio al mondo
L’azienda argentina di Stato del settore petrolifero e del gas YPF SA punta a quadruplicare la sua capitalizzazione di mercato nei prossimi quattro anni, scommettendo sull’aumento della produzione del giacimento chiave di scisto Vaca Muerta, riporta Reuters, citando una fonte dell’azienda statale argentina.
Vaca Muerta – che in spagnolo significa “mucca morta” – è stato soprannominato il Permiano argentino, anche se le sue proprietà geologiche sono state paragonate in modo più appropriato all’Eagle Ford Nord Americano.
Si stima che il giacimento di scisti di Vaca Muerta contenga risorse recuperabili pari a 16 miliardi di barili di petrolio e 308 mila miliardi di piedi cubi di gas naturale. Queste cifre fanno del Vaca Muerta il secondo più grande giacimento di gas di scisto al mondo.
Secondo la fonte di Reuters, che partecipa al processo decisionale dell’azienda energetica statale argentina, YPF vuole sfruttare l’aumento della produzione di Vaca Muerta e ridurre il suo portafoglio di attività convenzionali nel settore del petrolio e del gas.
“Nel medio termine, ci concentreremo sulla dismissione degli asset convenzionali”, ha detto la fonte a Reuters.
L’anno scorso Vaca Muerta ha registrato una produzione record di petrolio e gas, raggiungendo i 354.156 barili al giorno (bpd) in ottobre e poi superando quel record in dicembre, quando la produzione ha superato i 380.000 barili al giorno.
Una maggiore produzione di gas naturale da Vaca Muerta potrebbe consentire all’Argentina di esportare gas naturale.
Nel luglio dello scorso anno, l’Argentina ha inaugurato un gasdotto di gas naturale da Vaca Muerta a una città della provincia di Buenos Aires, come parte dei suoi sforzi per diventare indipendente dal punto di vista energetico e smettere di pagare miliardi di dollari per le importazioni di GNL.
L’ex presidente Alberto Fernández aveva dichiarato che il gasdotto fornirà gas alle industrie e alle famiglie a prezzi competitivi e farà risparmiare all’Argentina 4,2 miliardi di dollari di importazioni di gas all’anno.
Il neo presidente Milei voleva privatizzare completamente YPF, ma è stato costretto a fare delle concessioni nel suo pacchetto di riforme radicali del mercato, accandonando questi piani, perché non possiede una maggioranza parlamentare adeguata. La strategia di YPF, che comunque vuole cedere degli asset per concentrarsi su prodotti anche esportabili, costituisce comunque un cambiamento gradito al nuovo presidente.
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