Economia
L’Arabia Saudita salva Lucid, per ora
Lucid ottiene 1,5 miliardi di dollari per proseguire nella produzione di Auto EV, ma per ora ne ha prodotte meno di 4 mila nella prima metà del 2024. Si prepara il lancio del SUV Gravity
Il 5 agosto 2024 Lucid ha annunciato che il suo maggiore azionista, il Fondo Pubblico di Investimento (PIF) dell’Arabia Saudita, inietterà fino a 1,5 miliardi di dollari in contanti per aumentare la produzione di un nuovo SUV. Questa notizia ha portato a un aumento del 6% delle azioni di Lucid nelle contrattazioni prolungate, dopo un calo del 3,9% durante le ore di negoziazione regolari.
L’investimento è fondamentale perché Lucid si prepara a produrre l’attesissimo SUV Gravity entro la fine dell’anno. Questa spinta finanziaria assicura che il produttore di veicoli elettrici sia sufficientemente finanziato fino al quarto trimestre del 2025. L’amministratore delegato di Lucid, Peter Rawlinson, ha dichiarato che i fondi saranno utilizzati, tra gli altri investimenti, per la produzione delle linee per il Gravity SUV e per la costruzione di una fabbrica in Arabia Saudita con una capacità annua di 150.000 veicoli.
Ayar Third Investment, un’affiliata di PIF, ha accettato di acquistare azioni privilegiate convertibili per un valore di 750 milioni di dollari e di fornire un importo simile come linea di credito. Si tratta del secondo investimento di Ayar Third Investment quest’anno, che consolida ulteriormente il rapporto tra PIF e Lucid. Andres Sheppard, analista azionario senior di Cantor Fitzgerald, ha osservato che questo investimento allevia le preoccupazioni degli investitori circa l’impegno di PIF in Lucid, portando l’investimento totale di PIF nella società a circa 8 miliardi di dollari. Il fondo sovrano detiene circa il 60% di Lucid.
Oltre alla notizia dell’investimento, Lucid ha registrato un fatturato nel secondo trimestre superiore alle stime degli analisti, grazie ai tagli dei prezzi che hanno incrementato le vendite delle sue berline elettriche di lusso nel periodo aprile-giugno. A febbraio, Lucid ha ridotto i prezzi delle sue berline di punta Air fino al 10% per riaccendere le vendite, mentre i consumatori optavano sempre più spesso per auto ibride benzina-elettriche più economiche. Il fatturato del secondo trimestre della società è stato di 200,6 milioni di dollari, superando le stime degli analisti di 192,1 milioni di dollari.
Lucid ha prodotto 3.838 veicoli nella prima metà dell’anno e ha ribadito l’obiettivo di produrre 9.000 unità entro la fine dell’anno. Nel secondo trimestre, il produttore di veicoli elettrici ha consegnato un record di 2.394 veicoli, battendo le aspettative del mercato. L’azienda prevede inoltre di espandere la propria linea di prodotti con un’auto di medie dimensioni più accessibile, il cui lancio è previsto per la fine del 2026. Comunque si tratta di numeri molto limitati.
Su base rettificata, Lucid ha registrato una perdita di 29 centesimi per azione, leggermente superiore alle stime medie degli analisti che prevedevano una perdita di 27 centesimi. La società ha chiuso il secondo trimestre con liquidità ed equivalenti di 1,35 miliardi di dollari, rispetto a 1,37 miliardi di dollari alla fine del 2023. Lucid ha inoltre abbassato le previsioni di spesa in conto capitale per il 2024 di 200 milioni di dollari rispetto alla precedente previsione di 1,5 miliardi di dollari.
L’investimento del PIF risulta estremamente rischioso, in un momento in cui le auto elettriche non sono esattamente ben accolte dal mercato, la concorrenza è notevole e molto agguerrita, mentre Lucid è una società che produce pochissimo e deve ancora farsi conoscere sul mercato. Il sogno dell’Arabia Saudita di possedere una casa automobilistica, nonostante gli investimenti, è ancora da realizzarsi.
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