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L’americana Cheniere e la cinese ENN concludono un contratto a lunghissimo termine per il gas liquefatto

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Il principale produttore di GNL, gas naturale liquefatto,  degli Stati Uniti, Cheniere Energy, ha firmato un accordo di vendita e acquisto di gas a lungo, o lunghissimo,  termine con la cinese ENN Energy Holdings.

ENN acquisterà circa 1,8 milioni di tonnellate metriche all’anno di GNL su base free-on-board a prezzi Henry Hub per un periodo di 20 anni, con consegne che inizieranno a metà del 2026 e che aumenteranno fino a 0,9 milioni di tonnellate all’anno (mtpa) nel 2027.
L’accordo è subordinato al completamento del progetto Sabine Pass di Cheniere, che si sta sviluppando per includere fino a tre treni di liquefazione con una capacità produttiva totale prevista di circa 20 milioni di tonnellate/anno di GNL.

Attualmente, Sabine Pass dispone di sei unità di liquefazione pienamente operative, dette “treni”, ciascuna in grado di produrre ~5 mtpa di GNL per una capacità produttiva nominale complessiva di ~30 mtpa. Cheniere trasforma oltre 4,7 miliardi di piedi cubi al giorno di gas naturale in GNL. Sabine Pass dispone di molteplici collegamenti a gasdotti interstatali e intrastatali e si trova a meno di quattro miglia nautiche dal Golfo del Messico, garantendo così un facile accesso alle imbarcazioni marittime.

La scorsa settimana, Cheinere ha stipulato un altro accordo di vendita e acquisto di gas naturale liquefatto a lungo termine con Equinor ASA, che vedrà la compagnia petrolifera nazionale norvegese acquistare 1,75 milioni di tonnellate metriche all’anno di GNL su base free-on-board per un prezzo di acquisto indicizzato al prezzo Henry Hub, per un periodo di 15 anni.

L’anno scorso, ENN ha firmato un accordo di 13 anni con Cheniere per l’acquisto di 900.000 tonnellate metriche all’anno, sempre sulla base del prezzo Henry Hub.
I prezzi dell’Henry Hub e del gas naturale europeo sono aumentati in seguito alle turbolenze del panorama politico russo degli ultimi giorni. Il gas naturale di Henry Hub è stato scambiato in rialzo dell’11,8% a 2,92 $/MMBtu, il livello più alto dall’inizio di marzo dopo che il gruppo mercenario Wagner ha inscenato una rivolta di breve durata. Inoltre il prezzo Henry Hub sta diventando il vero riferimento mondiale del prezzo del gas, mettendo in secondo o terzo piano il Dutch TTF, il prezzo europeo.

“Sebbene i rischi immediati per l’offerta siano scomparsi, il mercato dovrà probabilmente iniziare a prezzare un premio di rischio maggiore per il petrolio a causa della crescente instabilità in Russia”, hanno dichiarato lunedì gli strateghi di ING Warren Patterson e Ewa Manthey.


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