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L’Algeria ha incrementato le esportazioni di gas naturale liquefatto, in sostituzione della Russia

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Le esportazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dell’Algeria sono aumentate nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022, e il produttore nordafricano ha registrato il più alto tasso di crescita delle esportazioni di GNL tra i Paesi arabi, mentre l’Europa cerca di sostituire le forniture di gas dei gasdotti russi.

Le esportazioni di GNL dell’Algeria sono salite a circa 2,8 milioni di tonnellate nel primo trimestre del 2023, rispetto ai 2,4 milioni di tonnellate dello stesso trimestre del 2022, in cui le esportazioni erano al di sotto dei livelli abituali, secondo un rapporto dell’Organizzazione dei Paesi Arabi Esportatori di Petrolio (OAPEC) ottenuto dall’agenzia di stampa Attaqa.
La maggior parte delle spedizioni di GNL dell’Algeria tra gennaio e marzo 2023 è stata destinata ad alcuni dei maggiori mercati europei, come la Francia, dato che i Paesi europei stanno accogliendo livelli record di carichi di GNL per sostituire le mancate forniture di gas dei gasdotti russi.

Si prevede che le esportazioni di GNL dell’Algeria cresceranno ulteriormente, dato che l’espansione del porto di Skikda sta per essere completata. Il porto ampliato avrà un secondo molo con una nuova stazione di carico del GNL adatta alle superportaerei.

La multinazionale italiana dell’energia, Eni, è stata particolarmente attiva nell’assicurare all’Europa maggiori forniture di gas naturale dall’Africa e ha accelerato i progetti in Africa per soddisfare la domanda di gas dell’Europa in assenza delle forniture dei gasdotti russi.

Il mese scorso, Eni ha avviato i lavori di costruzione del primo progetto di liquefazione del gas naturale nella Repubblica del Congo, che dovrebbe fornire GNL all’Europa.
All’inizio di quest’anno, l’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi, ha dichiarato in un’intervista al Financial Times che l’Europa dovrebbe guardare all’Africa per un asse energetico “sud-nord” che consentirebbe di fornire gas dall’Africa all’UE.

In occasione dell’annuncio dei risultati del 2022, a febbraio, Descalzi ha dichiarato: “Nel corso dell’anno siamo stati in grado di finalizzare accordi e attività per sostituire completamente il gas russo entro il 2025, sfruttando le nostre forti relazioni con gli Stati produttori e l’approccio di sviluppo rapido per aumentare i volumi da Algeria, Egitto, Mozambico, Congo e Qatar”.


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