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L’agenzia delle tasse USA vuole mettere il naso nelle spese fatte con Paypal

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L’Internal Revenue Service (l’agenzia delle entrate USA) sta intimando agli americani di prepararsi a dichiarare le transazioni  effettuate tramite processori di pagamento “di terze parti” come Venmo e PayPal se superiori ai 600 dollari all’anno. 

In un avviso pubblicato martedì sul sito irs.gov, le aziende e i lavoratori autonomi sono avvertiti che le entrate cumulative di almeno 600 dollari all’anno tramite le app – che includono anche Zelle e Cash App – dovranno essere riportate su un modulo fiscale noto come 1099-K, secondo quanto riportato da Marketwatch.
Secondo l’agenzia, l’avviso è rivolto principalmente ai lavoratori part-time, a coloro che svolgono attività collaterali e a coloro che vendono beni. Non si applica alle transazioni non commerciali, come i rimborsi, o alle transazioni una tantum, come la vendita di vecchi mobili, come riporta Marketwatch.

Detto questo, considerando che i fornitori di terze parti inizieranno a segnalare le transazioni superiori a 600 dollari, come farà il fisco a sapere che state vendendo “vecchi mobili” piuttosto che, ad esempio, maglioni fatti di peli di gatto su Ebay? Prima di quest’anno, la soglia per la presentazione del modulo 1099-K era di almeno 200 transazioni per un totale di almeno 20.000 dollari, ma ora scende quasi a zero.

Quando il Congresso ha approvato l’American Rescue Plan Act del 2021, ha incluso una disposizione che ha ridotto la soglia di segnalazione a una singola transazione superiore a 600 dollari.

L’amministrazione Biden spera che, riducendo la soglia, la misura possa dare un giro di vite agli americani che evadono le tasse non dichiarando l’intero reddito lordo. -MarketWatch

In breve, questo provvedimento aumenterà senza dubbio le tasse per le persone che guadagnano meno di 400.000 dollari all’anno. Insomma la sinistra cerca solo di ridurre la libertà e incrementare le tasse, che sia negli USA o in Europa.


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