Attualità
L’accordo Cina-UE è «uno sputo in faccia ai diritti umani»
L’ultimo governatore britannico di Hong Kong, Lord Palmer, esperto di Cina, è stato molto chiaro sull’accordo CAI, che dovrebbe regolare i liberi investimenti fra Unione Europea a Cina:
“È uno sputo in faccia ai diritti umani e mostra una visione delirante dell’affidabilità del Partito comunista cinese sulla scena internazionale“.
“Stiamo per vedere la fine del lavoro forzato nello Xinjiang e lo sviluppo di un movimento sindacale in Cina? Assolutamente no”
“E ‘sicuramente inconcepibile che il Parlamento Europeo possa appoggiare questo misero progetto di accordo che la Commissione Europea vuole firmare con Pechino”.
“È stato un enorme errore strategico in un momento in cui il presidente Biden cercherà di mettere insieme un partenariato internazionale di democrazie liberali per affrontare il comportamento prepotente e predatorio e l’assalto alle nostre regole internazionali da parte dei comunisti cinesi“.
Il CAI è stato firmato su pressione della Merkel il 30 dicembre. A qualsiasi costo il cancelliere voleva portare a casa un risultato da sbandierare di fronte alla propria industria automobilistica, in grave difficoltà. Il problema è che il trattato, in gran parte segreto, concede veramente poco all’Unione: i tre settori di libero accesso per le aziende europee sono mobilità elettrica, ospedali privati e telecomunicazioni, sempre sotto controllo strategico del PVC. in compenso le aziende cinesi hanno un bel più ampio accesso ai mercati europei.
Le trattative sono state condotte dalla Germania, con un minimo coinvolgimento francese e l’esclusione degli altri paesi. La Polonia era contraria. Non c’è nessun meccanismo che possa assicurare l’obbedienza di Pechino ai criteri o di rispetto delle regole ambientali o dei diritti umani.
Il 6 gennaio, sette giorni dopo aver raggiunto l’accordo commerciale UE-Cina, le autorità cinesi hanno arrestato più di 50 persone, tra cui l’avvocato americano per i diritti umani John Clancey, con l’accusa di “sovversione” a Hong Kong. Ecco il rispetto per i diritti umani e per gli accordi in generale mostrato da Pechino. Il CAI è un clamoroso sopruso ed errore.
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