Attualità
LA UE? Un'”Oligarchia Franco Tedesca” secondo il primo ministro polacco. Rapido corso di realismo per la Meloni
Giorgia Meloni cerca di acquisire un’apparenza moderata, incontrando perfino l’ex ministro della Transizione Ecologica Cingolani. Probabilmente pensa così di riuscire a farsi accettare nei salotti buoni europei, ma, gratuitamente, le offriamo a mo’ di guida le parole del Primo Ministro polacco, Mateusz Morawiecki, che è tra l’altro supportato dal partito polacco PiS, suo alleato nella UE.
Le parole del politico polacco sono state chiare: la UE è democratica solo di nome, con Germania e Francia che esercitano il potere reale e totale ignorando le voci che avevano messo in guardia dal rischio posto dalla Russia.
In un articolo pubblicato mercoledì sul quotidiano tedesco Die Welt, Mateusz Morawiecki ha scritto che “l’Europa si trova nella situazione attuale non perché non sia sufficientemente integrata, ma perché si è rifiutata di ascoltare la verità“.
Morawiecki ha detto che l’UE non ha ascoltato gli avvertimenti del suo Paese sull’espansionismo russo sotto il dominio politico di Berlino e Parigi nel blocco, ma il premier polacco ha detto molto di più: “Sulla carta, tutti gli Stati membri sono uguali” “Ma la realtà politica dimostra che il peso delle voci tedesche e francesi è dominante. Abbiamo a che fare con una democrazia formale, ma con un’oligarchia de-facto, dove il potere è detenuto da coloro che sono i più forti“.
Morawiecki ha affermato che “la minaccia dell’imperialismo all’interno dell’UE” deve essere combattuta proprio come l’imperialismo russo all’esterno”. Quindi ha esortato le riforme a riportare “il bene comune e l’uguaglianza in cima ai principi dell’UE”.
“Sono gli Stati membri e non le istituzioni dell’UE che devono decidere la direzione e le priorità dell’azione dell’UE“, ha aggiunto. L’azione della ue non dovrebbe basarsi sul dominio del più forte, ma sulla conquista del consenso, cosa che il premier polacco non vede fuznionare.
La Commissione è controllata da Francia e Germania, a loro volta controllate da forze politiche totalmente opposte alla Meloni. Niente è più opposto politicamente a FdI dei “Liberali” francesi e della coalizione Semaforo tedesca, e il tutto si innesta in una Commissione a trazione nordica e socialdemocratica, che vede FdI come il fumo negli occhi. Anche se prendesse Speranza e Letta come ministri comunque sarebbe vista con estrema ostilità e con un forte pregiudizio. La lezione polacca è molto semplice: bisogna essere non moderati, ma forti e saldi nei propri convincimenti.
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