Attualità
La UE chiede agli stati di tagliare subito i consumi di gas. Misure duramente punitive in preparazione
La prossima settimana la Commissione emetterà delle linee guida affinché gli stati inizino da subito a tagliare i consumi di gas naturale anche per aumentare gli immagazzinamenti in vista dell’Inverno. Per ora quello dell’unione è solo un’indicazione da seguire su base volontaria, per cui il governo super-europeista di Draghi lo seguirà subito, ma presto queste indicazioni generali potrebbero diventare obblighi costrittivi. Intanto si litiga su chi deve tagliare, se solo i paesi che utilizzano gas russo (in questo momento Germania in testa, ma l’Italia viene dopo), o se il taglio dovrebbe essere generalizzato e comune, in nome della solidarietà. In questo caso sarà il peso tedesco a farsi sentire…
La Commissione segue pedissequamente le indicazione della Agenzia Internazionale per l’Energia, quel think tank che, avendo sconsigliato gli investimenti nel settore oil & gas è fra i responsabili della crisi attuale. Le indicazioni estremamente punitive della AIE sono :
- Introdurre piattaforme d’asta per incentivare gli utenti industriali di gas dell’UE a ridurre la domanda. I consumatori industriali di gas possono offrire una parte della loro fornitura contrattuale di gas come prodotto di riduzione della domanda a fronte di una compensazione, che può portare a guadagni di efficienza e a un processo di offerta competitivo. Abbiamo già visto modelli di asta sviluppati in Germania e proposti nei Paesi Bassi, ma questo vuol dire che molte aziende sceglieranno di chiudere e licenziare, o mettere in cassa integrazione, i dipendenti aumentando la scarsità di beni e quindi l’inflazione e la povertà diffusa,
- Ridurre al minimo l’uso del gas nel settore energetico. Ciò può essere fatto aumentando temporaneamente la produzione di carbone e petrolio, accelerando al contempo la diffusione di fonti a basso contenuto di carbonio, compresa l’energia nucleare laddove sia politicamente accettabile e tecnicamente fattibile. Per il nucleare telefonare a Parigi che ha metà dei reattori fermi.
- Migliorare il coordinamento tra gli operatori del gas e dell’elettricità in Europa, anche per quanto riguarda i meccanismi di risparmio dei picchi. Ciò può contribuire a ridurre l’impatto della riduzione del consumo di gas sui sistemi elettrici. Dovrebbe essere inclusa una stretta cooperazione sul funzionamento delle centrali termiche a livello nazionale ed europeo. Peccato che viviamo quasi tutti nello stesso fuso orario o quasi in Europa…
- Ridurre la domanda di energia elettrica delle famiglie fissando standard e controlli per il raffreddamento. Il governo e gli edifici pubblici dovrebbero prendere l’iniziativa per dare l’esempio, mentre le campagne dovrebbero incoraggiare i cambiamenti di comportamento dei consumatori. Uffici pubblici caldi e controlli nelle case, ottima soluzione
- Armonizzare i piani di emergenza in tutta l’UE a livello nazionale ed europeo. Ciò dovrebbe riguardare le misure di riduzione della fornitura e i meccanismi di solidarietà. Per superare l’attuale crisi, l’UE ha bisogno di un’azione unitaria secondo la AIE. Peccato che questo mare di parole europeiste non ridurrà di un mc i consumi o produrrà un mc di gas naturale….
Insomma preparatevi a misure draconiane mescolate ad altre inutili e puramente propagandistiche, ma questo è quello che produce ora la UE.
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