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Economia

La Turchia vuole mettere le mani sul ricco settore minerario del Niger, lasciato da Francia e Canada

I ministri di Turchia e Niger firmano accordi pe lo sfruttamento dei giacimenti di uranio e oro lasciati dalle multinazionali francesi e canadesi. La Turchia era già presente nel paese con un’azienda statale impegnata nell’esplorazione delle risorse auree

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Uranio: chi ha le maggiori riserve del combustibile nucleare al mondo?

La Turchia e il Niger hanno firmato un patto provvisorio per incrementare la cooperazione nel settore minerario, un segnale di avvicinamento tra i due Paesi mentre nuove potenze si contendono l’accesso alle risorse di uranio della nazione dell’Africa occidentale.

L’accordo, che fa seguito a una visita di una delegazione nigeriana in Turchia, mira ad aiutare le aziende turche a intraprendere esplorazioni in Niger, ha scritto il ministro dell ‘Energia turco Alparslan Bayraktar su X, senza approfondire la natura dei potenziali progetti.

Le due parti si sono incontrate per vedere dove “le aziende turche potrebbero essere coinvolte nel settore minerario del Niger”, ha dichiarato Ibrahim Hamidou, capo della comunicazione del Primo Ministro Ali Lamine Zeine.

Non è chiaro se il Niger, controllato da una giunta dopo il colpo di stato dello scorso anno e uno dei maggiori produttori di uranio al mondo, stia valutando la possibilità di concedere alla Turchia l’accesso a miniere non sviluppate o già esistenti.

Miniera di uranio in Niger

Il governo militare ha revocato i permessi per l’uranio alle compagnie francesi e canadesi poco dopo essere salito al potere. Da allora la Russia ha cercato di rilevare alcune attività, sfruttando il miglioramento delle relazioni con una serie di nazioni africane sconvolte dai colpi di stato dello scorso anno.

Secondo il suo sito web, l’azienda mineraria statale turca Maden Tetkik ve Arama Genel Mudurlugu ha precedentemente studiato i giacimenti d’oro in Niger. A luglio, alcuni funzionari turchi, tra cui il ministro degli Esteri Hakan Fidan e il capo delle spie Ibrahim Kalin, hanno effettuato una visita nell’ambito degli sforzi di Ankara per assicurarsi l’accesso all’uranio.

Il presidente Recep Tayyip Erdogan cerca da tempo di approfondire i legami della Turchia in Africa. A tal fine, sta cercando fonti di uranio per la nascente industria nucleare del Paese. Le miniere locali potrebbero essere una fonte di materie prime importanti per l’industria turca, al di fuori da sanzioni come quelle applicate alla Russia.


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