Difesa
La svolta di Saab: il Nimbrix, un “Cacciatore di Droni” per la guerra moderna. Sarà economicamente efficace?
Saab presenta il Nimbrix, un nuovo missile “fire-and-forget” progettato per affrontare la minaccia degli sciami di droni a basso costo. Scopri come questa soluzione svedese, che sarà presentata a Londra, potrebbe cambiare il futuro dei conflitti moderni e risolvere la sfida economica della guerra dei droni.

L’evoluzione dei conflitti moderni ha portato una minaccia inaspettata e subdola: gli sciami di droni a basso costo, capaci di eludere le difese aeree tradizionali, concepite per bersagli molto più grandi. Ora, in risposta a questa sfida che sta ridefinendo il campo di battaglia, l’azienda di difesa svedese Saab lancia una soluzione che potrebbe cambiare le regole del gioco.
Oggi, in un annuncio che ha catturato l’attenzione degli esperti militari, Saab ha svelato il Nimbrix, il suo primo missile progettato specificamente per la difesa dai droni. Secondo il comunicato stampa, questo missile “fire-and-forget“ è stato sviluppato per contrastare la crescente e insidiosa minaccia rappresentata dai velivoli senza pilota. La sua presentazione ufficiale è prevista per l’evento DSEI di Londra, dal 9 al 12 settembre 2025.
Il Nimbrix è la risposta di Saab a un problema che affligge le forze armate di tutto il mondo. Il missile si distingue per la sua capacità di colpire bersagli in volo con estrema precisione. La sua testata a ricerca attiva è in grado di tracciare i droni con una portata fino a 5 km, mentre la sua testata “hard-kill” è stata progettata con una modalità di detonazione aerea che le permette di distruggere efficacemente più droni in un solo colpo.
“Il Nimbrix è la nostra risposta alla minaccia rappresentata dai velivoli senza pilota, in aumento negli ultimi anni,” ha dichiarato Stefan Öberg, responsabile della divisione Missile Systems di Saab. “Il sistema è economicamente vantaggioso, un aspetto fondamentale data la crescente proliferazione di sistemi aerei senza pilota sui campi di battaglia. Nimbrix beneficia della nostra lunga esperienza nella difesa aerea e della nostra flessibilità nel rispondere alle nuove esigenze.”
La sua natura versatile permette al Nimbrix di operare sia come sistema terrestre indipendente sia come parte di un sistema di difesa aerea più ampio. Può essere installato su diverse piattaforme, dai veicoli alle installazioni fisse, garantendo una difesa flessibile e capillare. L’azienda ha sottolineato come l’obiettivo principale sia la massimizzazione del numero di missili schierati per garantire una difesa aerea robusta ed efficace, un fattore chiave in un’era di “guerra di sciami”.
Mentre il prezzo unitario non è stato ancora specificato, Saab ha confermato che sono in corso discussioni avanzate con i clienti, con l’ambizioso obiettivo di avviare le prime consegne già nel 2026. Il fattore economico sarà essenziale nella defizione del successo del Nimbrix: se in media fosse molto più costoso dei propri obiettivi, sarebbe un insuccesso, perché resteremmo nel problema di un’arma difesniva spendibile che costa più di quella offensiva. Purtroppo la guerra moderna, dei droni, è un confliutto che si fa prima di tutto sui fogli contabili: se l’attacco costa meno della difesa, in termini di armi utilizzate, sarà vittorioso.

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