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La Svezia punta tutto sul nucleare per la decarbonizzazione

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La Svezia costruirà due nuovi reattori nucleari entro il 2035 in un’ottica di sicurezza energetica a basse emissioni di carbonio, con la speranza di costruire 10 nuovi reattori entro il 2045.

Giovedì, il governo svedese ha preso una posizione definitiva nella visione polarizzata dell’Europa sull’energia nucleare e sul suo ruolo nella transizione verso l’energia pulita, con la sicurezza energetica che ha inferto il colpo finale agli oppositori dell’energia nucleare.
Il paese si aspetta un’impennata della domanda di energia dai settori industriale e dei trasporti, sotto forma di un raddoppio della domanda entro il 2045, e il ministro dell’Energia Ebba Busch ha definito la mossa “decisiva per la transizione verde, per i posti di lavoro svedesi e, allo stesso tempo, cuore per il benessere dei nostri cittadini”, ha riferito Reuters.

Circa il 40% dell’elettricità svedese proviene già oggi dal nucleare.

Il governo svedese si era mosso per eliminare completamente l’energia nucleare nel 1980, ma la decisione è stata annullata dal Parlamento nel 2010. Cinque anni dopo, quattro reattori obsoleti sono stati chiusi. Sei dei 12 reattori rimangono in funzione oggi.

All’inizio di quest’anno, la Svezia ha modificato la sua politica sulle energie rinnovabili, che prevedeva il 100% di elettricità rinnovabile entro il 2040, cambiando la terminologia in “elettricità al 100% priva di fossili”, aprendo la strada alla costruzione di più centrali nucleari.

I primi due reattori che il governo spera di vedere costruiti entro il 2035 saranno reattori convenzionali, secondo Reuters, mentre i reattori successivi potrebbero essere una combinazione di piccoli reattori modulari (SMR). I finanziamenti potrebbero ostacolare le ambizioni della Svezia in materia di energia nucleare, con il governo che promette di condividere il costo della costruzione. Secondo funzionari svedesi citati da Reuters, la tedesca Uniper è tra quelle interessate ai progetti, ma qualsiasi iniziativa definitiva in merito richiederà garanzie finanziarie e maggiori incentivi da parte del governo.

Mentre l’Europa rimane divisa sull’inclusione dell’energia nucleare nel futuro mix energetico del blocco, la Commissione Europea nel 2022 ha definito sia l’energia nucleare che il gas naturale come fonti energetiche rispettose del clima. E la Svezzia ha preso la prorpia decisione energetica.


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