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La sede dei Servizi all’Esquilino: 100 milioni di euro sospesi (e le questioni di sicurezza?)

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Vi presentiamo un interessante video di Radio Sparlamento nel quale viene affrontato il caso della sede unificata dei servizi in Piazza Dante, sull’Esquilino.

Voluta da Berlusconi doveva centralizzare tutte le sedi, fino ad ora sparse, dei servizi di informazione. Costata 100 milioni e costruzione affidata alla CMC che , a dicembre 2018, in gravissima crisi finanziaria, interrompe la costruzione ed anche i contratti con i subfornitori, i quali hanno realizzato impianti tecnologicamente complessi. ma hanno poi visto concludere i contratti ed ora non sanno se saranno pagati.

Il palazzo è quasi completamente terminato e lentamente sta entrando in uso, gli impianti tecnologici stanno entrando in funzione (riscaldamento, condizionamento etc), ma la ditta che li ha realizzati difficilmente potrà prenderne la gestione. Ciò crea un problema pratico, prima di tutto: se cambia il fornitore rispetto all’installatore c’è il rischio che si interrompano le garanzie, come potete capire, non parliamo della garanzia di uno scaldabagno.

C’è poi un problema che non viene affrontato, ma di grande importanza. Nel 1963 quando l’ambasciata della URSS a Washington iniziò ad utilizzare le fotocopiatrici Xerox la CIA riuscì ad infilarci una piccola fotocamera in modo che riprendesse ogni foglio. I “Servizi ai servizi” non dovrebbero essere gestiti solo su base di economicità.

Piccola nota di colore: alla CMC di Ravenna era profittabilmente il fratello dell’ex ministro Boschi…

Buon ascolto.

 


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