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La Russia presenta l’ultimatum sui pagamenti in Rubli per il gas

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Vi traduciamo, secco secco, un comunicato della TASS  sul pagamento delle forniture di gas europee in Rubli invece che in Euro.

Mosca sta gestendo i dettagli dei suoi piani di consegna del gas a paesi ostili per il pagamento in rubli, ma non si impegnerà in beneficenza se l’Europa si rifiuta di pagare in valuta russa, ha detto lunedì ai giornalisti il ​​portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

In precedenza, il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto di riferire sulle misure sulla questione entro il 31 marzo. “Il processo di fornitura è molto complicato”, ha detto Peskov, aggiungendo che include “sia le forniture, il pagamento, sia l’adeguamento dei saldi”. “Attualmente tutte le modalità sono in fase di sviluppo da parte dei dipartimenti, con Gazprom, dopo di che verrà definito un calendario chiaro”, ha affermato quando gli è stato chiesto cosa in particolare dovrebbe essere implementato in questo periodo.

Il portavoce del Cremlino è rimasto senza risposta su quali misure potrebbe prendere la Russia se l’Europa si fosse rifiutata di pagare il gas in rubli, osservando che questi “problemi dovrebbero essere risolti man mano che si sviluppano”. “Ma sicuramente non forniremo gas gratuitamente, questo è certo. È quasi impossibile e ragionevole impegnarsi in beneficenza nella nostra situazione”, ha sottolineato.

In precedenza, Putin ha chiesto di spostare in rubli i pagamenti per le forniture di gas a paesi ostili, dicendo che Mosca avrebbe rifiutato di accettare pagamenti su tali contratti in valute screditate, inclusi dollari ed euro.

Sembra un muro contro muro, con l’unico alleggerimento della prospettiva di una soluzione “Caso per caso”, man mano che si presentano i problemi. Però, comunque , è evidente la volontà di cambiare totalmente il sistema contrattuale sia per i costi, sia per i pagamenti, sia per le quantità fornite. Ora parte una vera e propria partita a scacchi fra le parti il cui risultato è tutt’altro che certo. Come abbiamo scritto in precedenza la Russia, nella situazione attuale, ha tutto l’interesse a tosare il più possibile gli europei, prima che il suo potere venga a fronte dell’attivazione di forniture energetiche alternative. In questa situazione ci saranno paesi, Germania e Italia in testa, che saranno costretti a fare buon viso a cattivo gioco, cioè a piegarsi, alla faccia dei principi. Gli errori si pagano, e se la Germania paga 25 anni di politica esta sbagliata, noi paghiamo una classe politica che ha fatto della totale sudditanza il proprio segni distintivo.

Ci sarebbe da cucinare i popcorn e stare a guardare, se non ci volesse il gas per scaldarli….


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