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La Russia cala la produzione di carburante Diesel. Europa a secco?

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La carenza di diesel in Europa sta peggiorando poiché le raffinerie di petrolio russe hanno iniziato a ridurre la produzione di raffineria, secondo l’amministratore delegato di una delle più grandi società di commercio di materie prime indipendenti del mondo, Gunvor. “Questo è un problema globale, ma per l’Europa è molto difficile perché l’Europa è già scarsa nella fornitura di diesel”, ha affermato Torbjorn Tornqvist, CEO di Gunvor, al Financial Times Commodities Global Summit condotto da Bloomberg.

Il commercio con il diesel russo sta diventando più scarso a causa degli acquirenti europei che si tengono alla larga dalle produzioni russe, in attesa di ulteriori sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, o semplicemente rifiutano di acquistare energia russa per finanziare la guerra di Putin in Ucraina. Secondo Tornqvist di Gunvor, le “autosanzioni” degli acquirenti hanno già iniziato a costringere le raffinerie russe a ridurre la produzione. “Cosa significa? Significa che sarà necessario esportare più petrolio greggio invece dei prodotti, e riteniamo che ciò non sia possibile e porterà a tagli alla produzione russa”, ha affermato, come riportato da Bloomberg.

Le scorte di diesel a livello globale erano già basse anche prima dell’invasione russa dell’Ucraina. Secondo le stime di John Kemp di Reuters, le scorte di carburante diesel in Europa sono ai minimi dal 2008 e l’8%, o 35 milioni di barili, è inferiore alla media quinquennale per questo periodo dell’anno. Negli Stati Uniti la situazione è ancora più grave. Lì, le scorte di carburante diesel sono inferiori del 21% rispetto alla media stagionale quinquennale pre-pandemia, che si traduce in 30 milioni di barili. A Singapore, un hub mondiale del commercio energetico, le scorte di carburante diesel sono 4 milioni di barili al di sotto della media stagionale di cinque anni prima della pandemia. Oltre ad esacerbare la crisi globale dell’offerta di diesel, è probabile che le sanzioni contro la Russia costringeranno anche le aziende russe a chiudere la produzione di petrolio greggio, affermano gli analisti. Quindi siamo di fronte all’assurdo: la Russia dovrà chiudere le sue raffinerie perché non riesce a vendere i propri prodotti distillati, e fatica pure nell’esportare il petrolio greggio, intanto l’Europa rischia di fermarsi per la carenza di carburante diesel!! Tafazzi, di fronte ai nostri politici, è un esempio di lucidità-


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