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La Russia aumenterà l’export di gasolio del 28%

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Petroliera russa

La Russia aumenterà le sue esportazioni di gasolio dai porti del Mar Nero e del Mar Baltico del 28% a dicembre rispetto a novembre, mentre Mosca ha allentato ulteriormente i limiti sulle esportazioni di carburante e le tempeste del Mar Nero hanno ritardato alcuni carichi di novembre in questo mese, hanno mostrato i dati di settore visti da Bloomberg di venerdì.

Questo mese, la Russia spedirà una media di circa 681.000 barili al giorno (bpd) di diesel dai suoi principali porti occidentali, in aumento del 28% rispetto al mese scorso, secondo le stime basate sui dati storici della società di intelligence Kpler.
Secondo i dati compilati da Bloomberg, le spedizioni di gasolio russo dai porti del Mar Nero e del Mar Baltico a dicembre rappresenterebbero i volumi di esportazione più alti da luglio.

Il premio di prezzo del carburante diesel rispetto al petrolio greggio è aumentato nelle ultime settimane, incentivando anche le esportazioni di diesel.

Alla fine del mese scorso, le stime di Bloomberg hanno mostrato che tassi di lavorazione della raffinazione più elevati e il continuo allentamento delle restrizioni all’esportazione di carburante erano destinati a spingere le esportazioni russe di prodotti petroliferi raffinati al livello massimo di quattro mesi a novembre.

Le maggiori esportazioni di carburante sono guidate da un aumento delle spedizioni di diesel dopo che la Russia, il 6 ottobre, ha parzialmente revocato un divieto temporaneo sulle esportazioni di diesel durato poco più di due settimane.

Nel mese di ottobre, si stima che le esportazioni russe di gaslio via mare siano diminuite dell’11% rispetto a settembre, a causa del divieto di esportazione e delle continuate manutenzione delle raffinerie.

Questa situazione si è però rivelata transitoria: le esportazioni via mare sono riprese poco dopo la revoca del divieto, avvenuta il 6 ottobre. La restrizione è stata revocata, a condizione che il produttore di diesel fornisca almeno il 50% del diesel al mercato interno.

Il divieto sulle esportazioni di benzina e Gasolio era stato introdotto per stabilizzare i prezzi interni del carburante in un contesto di rialzo dei prezzi del greggio e di debolezza del rublo russo a settembre. Ora il problema della scarsità di produzione interna sembra risolto quindi si spinge all’export, anche per rafforzare il rublo.

Bisogna vedere come reagiranno gli USA alla decisione: un mese fa si era parlato di incrementare i controlli alle petroliere russe che uscivano dal Baltico, con il rischio anche di ispezioni in mare.

 


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