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LA REGIONE “MEGLIO AMMINISTRATA” ED I DERIVATI. Come Bonaccini ed i suoi predecessori hanno regalato 210 milioni….

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Si parla sempre dell’Emilia Romagna come la “Regione Meglio Amministrata”. Personalmente la conosco, come ne conosco direttamente altre, e, sinceramente, non me la sento di assegnarle questo merito.  Poi, grazie al consigliere Facci ed a Imolaoggi, abbiamo avuto la certezza che la gestione economica della regione è stata tutto meno che oculata.

Il tema è piuttosto semplice: i debiti della Regione Emilia Romagna

La Regione perderà ben 210 milioni da qui al 2032 a causa dei contratti in derivati sottoscritti nel 2004 con gli istituti finanziari Dexia Crediop, UBM e JP Morgan, per un valore complessivo di circa 473 milioni e 418mila euro” affermava, nel gennaio 2019 in una interpellanza in Consigliere Regionale Facci.  La motivazione è semplice: nel 2004 – 2009 il debito della regione Emilia Romagna viene convertito, tramite una serie di derivati, da rendimento variabile a rendimento fisso, con una resa pari al 5,25 %. In quel momento poteva anche sembrare un buon interesse da pagare, con i titoli BTP che rendevano fra il 4,2% ed il 4,6%, anche se “Dalla migliore regione” ci si sarebbe potuti aspettare qualcosa di più.

Però l’arroganza di prevedere il futuro costa caro soprattutto ai cittadini emiliano-romagnoli: attualmente il rendimento dei BTP è pari a 1,23%, per cui, anche calcolando un differenziale del 0,6%-0,8%, ora verrebbe a pagare dal 1,8% al 2%.

Questo quindi fa comprendere come sia possibile che la Regione,grazie a questa operazione, abbia perso, perda e perderà questo denaro, per un controvalore complessivo, da qui al 2032, 210 milioni che sono, su base annua , 14-16 milioni. Attenzione che le perdite potrebbero essere anche maggiori, perchè la signora Lagarde non ha escluso ulteriori tagli dei tassi in caso di crisi economica, e che un tasso fisso venga ad avere una incredibile valore prociclico: infatti la regione non potrà avvalersi dell’eventuale risparmio sugli interessi per ribasso dei tassi e quindi avrà meno risorse da investire nella ripresa.

I motivi di questa operazione sono tutti da comprendere, e  da comprendere sono anche gli strumenti persuasivi utilizzati dai vari gruppi bancari per convincere gli amministratori regionali a sottoscrivere questi derivati. Sicuramente una parte l’ha avuta la Hubris, la sicurezza eccessiva, che percorre la sinistra, sempre sicura di essere “Il meglio”, senza dubbi, senza riscontri, senza pensieri. A pagare questi errori saranno i cittadini della regione con tagli a sanità e servizi. Benvenuti in Emilia Romagna.


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