Crisi
La presidenza Obama verrà connotata dalla storia in forza della più grande manipolazione dei valori finanziari a memoria d’uomo. Le dinamiche nascoste e cosa ci aspetta
Osservo come tutti l’estrema resilienza del mercato borsistico, incredibile, nonostante tutti abbiano l’impressione che non esista un domani veramente florido per il mondo occidentale le borse comunque non ne vogliono sapere di scendere. In realtà abbiamo l’economia reale, i valori macro come dicono alcuni (Credit Suisse,) che vanno in una direzione [in peggioramento] mentre i valori finanziari vanno dall’altra [ossia salgono].
A me sembra una strategia molto ben programmata, dovrei dire chapeau se non fosse che prima o poi tutti noi ne pagheremo amarissime le conseguenze.
In buona sostanza temo che, con il fine di far rieleggere un democratico alla Casa Bianca oltre che di lasciare ai posteri l’impressione di un’economia in perenne salita durante il suo mandato (falsa impressione, Obama ha ucciso di fatto il sogno americano fatto di benessere, il futuro è di impiegati a basso reddito che pagano le tasse anche per coloro che, ricchissimi, di fatto le evitano [visto che la segretaria di Warren Buffet continua a 8 anni dalle promesse prelettorali a pagare aliquote di tassazione ben maggiori del suo ricchissimo datore dia lavoro, ndr]), la corrente presidenza non abbia esitato a chiamare all’appello tutti i sodali finanziatori e finanzieri con lo scopo di far rieleggere un altro sodale (Hillary), finanzieri e finanziatori che arricchitisi a dismisura durante la sua presidenza sono comprensibilmente dem (abbiamo ad es. incredibilmente visto lo scorso mese il dem Warren Buffet sostenere i prezzi di borsa comprando azioni Apple, prima volta nella storia). A scanso di equivoci la salita attuale dei prezzi di borsa e dei bonds, a è stata giustificata livello macro dai sistematici QEs, utilissimi per evitare il default post subprime ma inutili ed anzi dannosi per la razza umana successivamente – ma utilissimi per far arricchire gli extra super ricchi globali che votano dem, ndr -. In USA anche i sassi sanno che se l’economia va male o peggio se le borse crollano la speranza di una rielezione del presidente o del partito al governo è pressochè nulla. Dunque oggi, per far rieleggere un democratico super soldale all’amministrazione Obama – H. Clinton – le borse NON devono scendere. Cosa succederà dopo Dio solo lo sa ma temo che sarà un perfetto disastro.
Oggi i fondamentali economici USA e globali sono da schifo, solo i mercati emergenti – in cui io oggi investirei a piene mani, almeno in quelli non a rischio di svolta autoritaria – sembrano aver fermato la caduta e probabilmente aver toccato il fondo. Ritengo in ogni caso di aver decifrato gli eventi con una certa dose di confidenza, ecco i risultati della mia analisi.
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In buona sostanza si sapeva che l’economia USA soffre e soffriva, da tempo. Gli occupati americani non sono veramente saliti dal 2008, sono invece scomparsi dal mercato del lavoro – perché stufi di non trovarlo – un numero sempre crescente di teste. Di conseguenza il credito è asfittico, la gente non vuole più indebitarsi anche a tassi bassissimi visto che il capitale va comunque restituito. State sulla parola, non è qui il caso di appesantire il discorso con statistiche a riprova, se volete andate a verificare guardate le splendide analisi di Bottarelli, sarebbe stupido da parte mia rielaborare quanto già fatto benissimo da altri*. Per far capire come gli USA siano in crisi riprendo solo i nove grafici by zerohedge.com twittati da Trump e tanto criticati la scorsa settimana dai Dem (Washington Post in primis), pensate che li avevo commentati già in un mio pezzo di aprile**…
Peggio, oggi stanno salendo solo gli occupati USA con stipendio basso e non quelli di qualità, da notare che è precisamente la stessa cosa che sta capitando in Italia, la ricetta è la stessa (Dem): come sempre l’Italia copia gli USA, o meglio gli USA indirizzano e l’Italia esegue, peccato che quest’anno con Obama sarà la prima volta dal dopoguerra in cui la ricetta è fatta anche per farci suicidare, lo capiremo nei prossimi 3 anni quando rischieremo anche l’integrità e soprattutto l’Unità nazionale, pochi ci hanno spiegato che la strategia basata su una EU a due velocità vuole un nord Italia con Germania e Francia ed il Meridione a fare da avamposto USA nel mediterraneo (ci guadagneranno i nostri sudisti…).
Bene, per evitare la debacle dei mercati da una parte l’attuale Amministrazione USA ha cooptato grandi banche salvate dai QEs e grandi imprese che si finanziano a tassi zero con lo scopo di spingere sui buyback azionari, con ottimi risultati, le borse stanno su con volumi bassissimi. Dall’altra si è prima fatto scendere il petrolio quando i tassi erano in discesa e la situazione relativamente florida ed ora si gettano le basi per farli risalire in futuro – dopo novembre prossimo – nel momento stesso in cui si è giunti a far capire al parco buoi che il ciclo di discesa dei tassi è finito, anche perché i tassi a zero NON sono sostenibili nel lungo termine pena il fallimento delle banche. Chiaramente la salvifica salita dell’oil avviene con tempismo perfetto, per sostenere i prezzi azionari pre-elezione USA. Parimenti, con la svalutazione del greggio si è tentato di ammazzare l’orso russo, mossa stupida che non ha fatto altro che rinsaldare la collaborazione strategica tra Cina e Russia in veste anti USA, complimenti all’amministrazione Obama (ma questa è un’altra storia).
Nelle ultime settimane infatti le borse salgono solo grazie alla recente la salita dell’oil e dei titoli collegati, il resto del mercato è asfittico. Ottima strategia, era tutto calcolato, il timing di salita e discesa è stato fantastico [della serie, non aveva senso l’oil scendesse tanto, non ha oggi alcun senso che risalga così repentinamente].
Parallelamente, il dollaro è stato mantenuto forte per non far crollare l’EU e per giustificare una grande “forza” globale degli USA in presenza di una presidenza debole – Obama non ha avuto le camere a suo favore per lungo tempo –: si deve difendere almeno l’apparenza di vera forza globale e finanziaria americana anche e soprattutto in presenza di una presidenza fallimentare…. Ora che si cambia capo in USA e che l’EU non è più un vero problema, o meglio i problemi se li dovrà risolvere il paese che ha tratto maggiori benefici – la Germania, stiamo freschi… -, il dollaro è destinato ascendere a partire dal secondo semestre 2016/fine anno. Da tempo preconizzo una discesa a valori normali, più o meno dove era due anni fa, attorno ad 1.30 sull’euro (a maggior ragione se va su Trump). Piccolo dettaglio: se il dollaro crolla l’EU si sfracella o meglio per tenerla in piedi sarà necessario davvero qualche atto “autoritario” ed in questo vedo la vittima, senza dubbio e senza esitazione nell’affermarlo, nell’Italia da depredare per tenere in piedi gli altri paesi EU in crisi con le nostre sostanze (in assenza di supporto USA l’Italia è destinata a rompersi in due o tre parti, che entreranno poi nelle sfere di influenza centro europee, fatta salva una salvifica guerra). L’impoverimento dell’Europa è un dato di fatto che gli euroburocrati [che stanno fallendo] ci stanno ben nascondendo, ormai l’Asia sta diventanddo più ricca di noi, tempo tre anni:
Piaciuto il palinsesto? Direi che sembra interessante a patto di non vivere nell’ex Balpaese, ormai ci hanno portato via anche le squadre di calcio (sogno che i tifosi di Inter e Milan capiscano un giorno di chi è la colpa di tutto questo, parlo della deindustrializzazione che ha ucciso i nostri imprenditori proprietari dei clubs a partire dal novembre 2011 costringendoli a vendere i gioielli di famiglia): in Italia le tasse sono destinate a salire all’inverosimile, scordatevi le balle di una discesa delle imposte. Una patrimoniale è già nelle carte così come il taglio certo di pensioni (e sanità) a partire da quelle più alte oltre a qualche forma di esproprio delle ricchezze della ex-classe media travestendola da giustizia o qualcosa di simile, aspettiamo tutti di vedere come vestiranno la fregatura di questa volta (nuovo catasto?).
A meno di uscire dall’euro… [i tempi non sono ancora maturi, il problema è sopravvivere nel mentre ndr]
Finchè dura… Per inciso, vedo alto il rischio di una vera svolta autoritaria in Italia nei prossimi 24/36 mesi, complice una crisi che invece di risolversi si acuirà. A meno che gli italiani siano disposti ad accettare supinamente ingiustizie in serie fino ad uno stato autoritario [finalizzato al pagamento del debito in mano a coloro che ci impongono l’austerità, che non fa altro che peggiorare la situazione, ndr] che userà – temo, encore – gli stessi strumenti dei delinquenti, l’antipasto potrebbe essere già stato servito, ad es. gli odiosi casi di quotidiana ingiustizia che vedono implicati l’Agenzia delle Entrate, cfr. Striscia la Notizia.
E ricordatevelo, se la crisi non si risolverà si innescheranno rischi reali e rilevanti per l’integrità (e l’Unità) del nostro paese fomentati dall’estero, se gli USA toglieranno la coperta protettiva all’Italia i vicini francesi e tedeschi punteranno a rompere la Penisola (per depredarla, già mi vedo proteste di piazza anche da noi, soprattutto al sud). Il nostro alleato restano solo gli UK.
Per inciso, spero di sbagliarmi. Ma non mi sbaglio, purtroppo.
Mitt Dolcino
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