Economia
La Piramide della Ricchezza Globale 2024: l’1,6% possiede quasi la metà del mondo. L’analisi dei dati UBS
La ricchezza globale cresce del 4,6%, ma la distribuzione resta scioccante: 60 milioni di persone controllano metà del patrimonio mondiale. Ecco i dati della piramide della ricchezza UBS 2024.

Il mondo, nel complesso, è diventato più ricco nel 2024. La ricchezza personale globale è cresciuta del 4,6%, un dato che potrebbe far sorridere gli ottimisti a oltranza. Tuttavia, come spesso accade in economia, il diavolo si nasconde nei dettagli della distribuzione. Se la torta si ingrandisce, le fette non vengono tagliate in parti uguali.
Al vertice della piramide finanziaria globale siede una ristretta élite che detiene quasi la metà degli asset mondiali, mentre miliardi di persone, confinate nei gradini più bassi, si devono accontentare di quelle che, statisticamente, appaiono come briciole. Analizziamo la situazione basandoci sull’ultimo Global Wealth Report di UBS, che scompone questa piramide per numero di individui e per la quota di ricchezza effettivamente controllata. L’infografica è stata riorganizzata da Visual Capitalist.
La geometria della disuguaglianza
UBS segmenta i 3,8 miliardi di adulti del pianeta in quattro fasce di ricchezza, spaziando da chi possiede meno di 10.000 dollari fino a coloro che superano la soglia del milione. La tabella seguente illustra in modo impietoso, ma chiaro, come la ricchezza sia ripartita tra queste categorie:
| Fascia di Ricchezza (USD) | Numero di Adulti | % di Adulti | Ricchezza Totale (USD) | % della Ricchezza |
| > $1 milione | 60 milioni | 1,6% | $226,47 trilioni | 48,1% |
| **$100k – $1 milione** | 628 milioni | 16,4% | $184,51 trilioni | 39,2% |
| **$10k – $100k** | 1,57 miliardi | 41,3% | $56,82 trilioni | 12,1% |
| < $10k | 1,55 miliardi | 40,7% | $2,71 trilioni | 0,6% |
| Totale | 3,80 miliardi | 100,0% | **$470,51 trilioni** | 100,0% |
È evidente la sproporzione: all’apice della piramide troviamo 60 milioni di adulti. Rappresentano appena l’1,6% della popolazione globale, ma controllano 226 trilioni di dollari, ovvero quasi la metà (48,1%) di tutta la ricchezza delle famiglie a livello mondiale.
Subito sotto, troviamo la fascia medio-alta (tra 100.000 e 1 milione di dollari). Qui risiedono 628 milioni di persone che collettivamente detengono 184 trilioni di dollari, pari al 39,2% della ricchezza globale.
Il vero affollamento, però, si trova scendendo i gradini. La coorte più numerosa è quella medio-bassa: 1,57 miliardi di adulti con un patrimonio compreso tra 10.000 e 100.000 dollari. Pur rappresentando il 41% della popolazione mondiale, questo gruppo possiede solo il 12% della ricchezza globale. Infine, alla base della piramide, vi sono 1,55 miliardi di persone (il 40,7% del totale) che si spartiscono appena 2,7 trilioni di dollari, un misero 0,6% della ricchezza complessiva.
Uno sguardo dentro l’élite: i miliardari
Anche all’interno del vertice ristretto dei “milionari”, la distribuzione è tutt’altro che uniforme. Tra i 60 milioni di adulti al top, esiste un sottoinsieme ancora più esclusivo: i 2.891 miliardari, che da soli detengono oltre 15,6 trilioni di dollari.
Ecco come si suddividono questi super-ricchi:
Oltre 100 miliardi di dollari: 15 individui (0,5% dei miliardari) possiedono 2,35 trilioni di dollari.
Tra 50 e 100 miliardi: 16 individui (0,6%) detengono 1,15 trilioni.
Tra 1 e 50 miliardi: 2.860 individui (98,9%) controllano 12,17 trilioni.
In sintesi, 15 persone possiedono un patrimonio superiore a 100 miliardi di dollari ciascuna. Una concentrazione di risorse che pone interrogativi non solo economici, ma anche sociali, sulla sostenibilità di un modello dove la base si allarga e il vertice si allontana sempre più verso l’alto.
Domande e risposte
Cosa si intende per “ricchezza” in questo rapporto?
Il rapporto UBS, come la maggior parte delle analisi patrimoniali, considera il “patrimonio netto”. Questo include il valore degli asset finanziari (azioni, obbligazioni, liquidità) e degli asset reali (immobili, terreni), sottraendo i debiti. Non si tratta quindi del reddito annuale (stipendio), ma dello stock di ricchezza accumulata nel tempo. È importante notare che per molti nella fascia bassa, i debiti possono erodere quasi completamente il valore degli asset posseduti.
Perché la fascia media sembra possedere così poco rispetto al vertice?
È l’effetto della concentrazione del capitale. Mentre i redditi da lavoro crescono linearmente (e spesso meno dell’inflazione), i rendimenti da capitale (azioni, investimenti immobiliari di lusso) tendono a crescere in modo esponenziale. Questo meccanismo permette a chi ha già grandi capitali (il vertice della piramide) di accumulare ricchezza a una velocità molto superiore rispetto a chi vive del proprio lavoro o possiede solo la prima casa, creando il divario visibile nei dati.
La situazione sta migliorando o peggiorando?
Sebbene il testo evidenzi una crescita globale della ricchezza del 4,6% nel 2024, la distribuzione resta fortemente asimmetrica. Il fatto che l’1,6% della popolazione detenga quasi la metà della ricchezza suggerisce che i benefici della crescita economica non stiano “sgocciolando” verso il basso (il famoso trickle-down) in modo efficace. La base della piramide, pur essendo numericamente enorme, rimane economicamente marginale, controllando meno dell’1% delle risorse totali.








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