Economia
La petrolchimica in India sta bene e cresce, con consumi in ripresa
L’India si attende una situazione di costante crescita del settore petrolchimico, alimentata da una domanda in crescita e da un’economia fiorente, con forte domanda dal settore auto, plastica e fertilizzanti, il tutto per sostenere la classe media
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La domanda di prodotti petrolchimici in India dovrebbe rimanere stabile grazie alla ripresa del consumo di prodotti, hanno dichiarato questa settimana a Reuters i dirigenti del settore.
Secondo questi manager, che hanno parlato con Reuters a margine della conferenza India Energy Week 2025, la domanda di prodotti petrolchimici in India sarà un punto luminoso tra i principali mercati, nonostante il rallentamento della domanda in altri mercati, in particolare in Cina, e la nuova offerta proveniente da nuovi impianti in Asia e Medio Oriente.
“Stiamo assistendo a una buona domanda locale in settori come quello del propilene in cui opera la nostra azienda”, ha dichiarato Sanjay Khanna, direttore delle raffinerie di una delle principali raffinerie indiane, la Bharat Petroleum.
La domanda di prodotti petrolchimici da parte del settore automobilistico è buona e anche la domanda di elettrodomestici è in ripresa, ha osservato Ganesh Gopalakrishnan, responsabile globale del trading della supermaggioranza francese TotalEnergies.
L’indebolimento della domanda globale ha depresso i margini petrolchimici negli ultimi mesi.
Ma le raffinerie indiane sono state per lo più risparmiate da margini molto bassi perché producono la propria nafta come materia prima petrolchimica, ha dichiarato a Reuters Pankaj Srivastava, analista di Rystad Energy.
L’India si sta preparando a un boom petrolchimico, con 87 miliardi di dollari previsti nel prossimo decennio per soddisfare la crescente domanda. Con l’aumento della classe media, il fabbisogno di prodotti petrolchimici, dalla plastica ai fertilizzanti, è destinato ad aumentare.
Secondo il ministro indiano del Petrolio, Hardeep Singh Puri, questa crescente domanda apre uno spiraglio per investimenti significativi, dato che il consumo pro capite di prodotti petrolchimici dell’India continua a essere inferiore a quello dei Paesi sviluppati.
Le compagnie petrolifere statali e private, come Nayara Energy, Haldia Petrochemicals e ONGC, si stanno già muovendo. Queste aziende hanno impegnato collettivamente 45 miliardi di dollari per incrementare la produzione, con ulteriori investimenti previsti. ONGC, da parte sua, ha dichiarato a settembre che sta valutando i piani per un progetto di raffineria e petrolchimica da 8,3 miliardi di dollari.
La produzione petrolchimica indiana dovrebbe passare dagli attuali 29,6 milioni di tonnellate a 46 milioni di tonnellate entro il 2030.
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