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La NATO frega anche Finlandia e Svezia: la Turchia “ha ragione a non volerle per motivi di terrorismo”

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Il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg ha dichiarato lunedì che la Turchia ha “preoccupazioni legittime” sul terrorismo e su altre questioni che devono essere prese in seria considerazione. Se le preoccupazioni sono legittime, ad avere torto sono i paesi che ospitano i curdi, cioè, soprattutto, la Svezia.

La Turchia ha accusato Finlandia e Svezia di sostenere i militanti curdi e afferma che non sosterrà l’adesione alla NATO dei due Paesi nordici finché non cambieranno le loro politiche.

Parlando in una conferenza stampa congiunta con il presidente finlandese Sauli Niinisto, Stoltenberg ha sottolineato che “nessun altro alleato della NATO ha subito più attacchi terroristici della Turchia” e ha indicato la sua posizione geografica strategica con vicini come Iraq e Siria.

“Sono preoccupazioni legittime. Si tratta di terrorismo, di esportazioni di armi”, ha detto Stoltenberg. “Dobbiamo rispondere alle preoccupazioni per la sicurezza di tutti gli alleati, comprese quelle della Turchia per il gruppo terroristico PKK”. Stoltenberg ha parlato nella residenza presidenziale estiva di Kultaranta, nella Finlandia occidentale.

Peccato che la protezione dei curdi sia un elemento piuttosto centrale nella politica estera e interna della Svezia e che questo paese non abbia nessuna intenzione di cambiare questa politica per fare un favore ad Ankara, anche perché questo punto è diventato essenziale nella sopravvivenza del governo di Stoccolma. I socialdemocratici hanno confermato l’appoggio alla minoranza curda nel paese, riuscendo così a sopravvivere a un voto parlamentare. Nello stesso tempo la Finlandia non entrerà nella NATO da sola, senza la Svezia.

Quindi tutta la politica di allargamento verso nord della NATO crolla come un castello di carte. Lo avevamo detto da tempo che era impossibile avere nella stessa alleanza Svezia e Turchia, perchè avrebbe significato cancellare la politica di accoglienza svedese che, per quanto disastrosa, è una realtà che Stoccolma non può più cancellare. A questo punto l’unica alternativa rimane la “Mini – NATO” proposta dal Regno Unito, che copra i Paesi Nordici, Baltici, Polonia e Ucraina, con l’appoggio di Londra, e che sarebbe destinata a diventare anche un’alleanza politica ed economica, con un bell’addio al ruolo centrale della UE. Biden magari non appoggerà questa soluzione, per ora, ma probabilmente il nuovo Trump si.

 

 


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