Attualità
LA MEDICINA MIRACOLOSA NON FA MIRACOLI…. Remdesivir, pubblicati i primi risultati scientifici
Una serie di sperimentazioni mediche, iniziate in una situazione emergenziale dovuta al Covid-19, stanno giungendo al termine ed iniziano a dare le prime indicazioni su quali siano le cure veramente efficaci e quelle che, invece, sono state solo delle promesse non mantenute.
Fra queste cure miracolose il famoso Remdesivir della Gilead, sviluppato come antivirale contro l’ebola, ma poi utilizzato fin da gennaio per la Covid-19 sia in diversi studi clinici sia per l’uso cosiddetto “Misericordioso”, cioè quando altre terapie non hanno effetto e la vita del paziente è in grave pericolo. Questo antivirale è stato presentato un po’ come la “Cura miracolosa” per questo Coronavirus e la quotazione della Gilead se ne era avvantaggiata non poco, da quando a febbraio erano partiti i primi trial
Il New England Journal of Medicine ha pubblicato ora i risultati del primo trial su oltre 1000 malati, e non sono esaltanti. Su un totale di 1063 pazienti sono stati sottoposti a selezione per il trial . Selezionati 1059 I risultati preliminari dsui 1059 pazienti (538 assegnati a remdesivir e 521 al placebo) con i dati disponibili dopo la randomizzazione hanno indicato che coloro che hanno ricevuto remdesivir hanno avuto un tempo di recupero mediano di 11 giorni come rispetto a 15 giorni () in coloro che hanno ricevuto placebo ( Le stime sulla mortalità a 14 giorni erano del 7,1% con remdesivir e dell’11,9% con placebo . Sono stati segnalati eventi avversi gravi per 114 dei 541 pazienti nel gruppo remdesivir sottoposti a randomizzazione (21,1%) e 141 dei 522 pazienti nel gruppo placebo sottoposti a randomizzazione (27,0%).
Insomma l’antivirale non è la cura miracolosa che ci si aspettava. Non fa male, questo è sicuro (gli effetti collaterali sono maggiori nel placebo che nella medicina), ma non è una cura miracolosa. Aiuta, riduce il tempo di guarigione, diminuisce la mortalità, ma solo molto parzialmente. Può aiutare, ma non bisogna aspettarsi troppo…
Già da tempo si riteneva che il Remdesivir non fosse la soluzione finale per i problemi e la Cina aveva interrotto le sperimentazioni. Il valore del titolo, infatti, dopo aver raggiunto un massimo ad aprile, era poi calato a seguito delle prime notizie non positive.
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