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Difesa

La Marina USA lancia il “Progetto 33”. Obiettivo: essere pronti alla guerra con la Cina

La Marina USA lancia il “Project 33”, cioè i sette passi per la preparazione alla guerra alla Cina e far arrivare gli USA preparati per al 2027

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La Marina statunitense ha presentato il “Progetto 33“, che si concentra su sette aree chiave per prepararsi a un potenziale conflitto con la Cina entro il 2027, migliorando al contempo i vantaggi a lungo termine.

Il progetto fa parte del Piano di navigazione 2024 (NAVPLAN) per la Marina da guerra americana, che il capo delle operazioni navali, l’ammiraglio Lisa Franchetti, ha descritto come “una guida strategica globale per rendere la nostra Marina più pronta”.

Il Progetto 33 mira a “dare priorità all’aumento del nostro livello di preparazione per un potenziale conflitto con la Repubblica Popolare Cinese entro il 2027, migliorando al contempo il vantaggio bellico a lungo termine della Marina”. Quindi c’è un termine al momento di massima preparazione della Marina USA

Progetto 33: cosa è

Le sette aree chiave identificate dal  Progetto 33 iniziano con il preparare la forza eliminando i ritardi nella manutenzione di navi, sottomarini e aerei. I mezzi sono relativamente pochi, quindi devono essere tutti efficienti.

Poi c’è la scalata dei sistemi robotici e autonomi “per integrare un maggior numero di piattaforme in modo rapido”, dato che la Marina ha creato una nuova qualifica incentrata sui droni e sulla guerra robotica nel febbraio di quest’anno e ha commissionato una nuova unità per le operazioni senza equipaggio in Medio Oriente a gennaio.

Franchetti sta cercando di portare molti altri sistemi robotici in acqua nei prossimi tre anni in contesti operativi, notando nel suo piano di navigazione che i funzionari riconoscono anche il valore che può derivare dall’impiego di sistemi robotici e autonomi commerciali nelle missioni di interdizione marittima.

Nave drone USA

Il resto consiste nel creare centri di comando per il successo su un campo di battaglia in modo non centralizzato, ma distribuiti; reclutare e trattenere personale di talento, fornire un servizio di qualità, investire nella competenza dei combattenti e ripristinare le infrastrutture critiche  di sostegno o supporto alle attività della Marina, quindi le basi e le infrastrutture di manutezione.

 

Il NAVPLAN è stato presentato al Naval War College il 18 settembre. Ora c’è solo il non secondario problema di metterlo in pratica.


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